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giovedì 26 marzo 2015

Serbian Pavilion at 56th International Art Exhibition - La Biennale di Venezia



sotto italiano

Ivan Grubanov - UNITED DEAD NATIONS



The United Dead Nations project representing the Serbian Pavilion at the 56th International Art Exhibition - La Biennale di Venezia by artist Ivan Grubanov explores the historical and cultural setting of Venice Biennale as the platform for projection and representation of different visions of modernity. The installation United Dead Nations aims to establish a dialogue on what does the notion of the nation represent in our post-global times by putting in focus the nations that no longer exist as such, but whose ghosts are still conditioning the geo-spheres they had occupied (Austro-Hungarian Empire, Ottoman Empire, Soviet Union, German Democratic Republic, Yugoslavia, etc.). By doing so, the multifaceted spectrum of desires and conflicts, which the notion of nation embodies, is considered and the questions of nature and permanence of today’s nations are being imposed. 

United Dead Nations recreate an absent political and enable its alternative life in the aesthetic regime of art by opening new representational relations within the field of the visual - the space where social reality is translated into forms and images. Ivan Grubanov thereby puts the emphasis the process of image making by involving the dead flags as models, means and material during his painting ritual. The artist’s intention lies in the creation of a new symbolical field, which questions the value frameworks of art, at the same time enabling the reestablished authorities of dead nations to continue competing in the domain of the visible.

The artistic practice of Ivan Grubanov (b. 1976) is marked by a post-conceptual approach to the medium of painting and the articulation of historical memory against the contemporary condition. His process-oriented painterly method evolves into a podium for knowledge production, persistently posing challenging questions about our social and political realities. Educated at the Belgrade Academy of Fine Arts, the Rijksakademie van beeldende kunsten in Amsterdam, Delfina Studios in London and Casa de Velazquez in Madrid, Ivan Grubanov has established his international career throughout numerous solo, group, and biennial exhibitions worldwide, as well as many artistic and scholarly awards since 1997.

Commissioner: Prof. dr Lidija Merenik

Deputy Commissioner: Ana Bogdanović, M.A.

United Dead Nations project in the Serbian Pavilion at the 56th International Art Exhibition - La Biennale di Venezia is supported by the Foundation of the Museum for Contemporary Art Belgrade and Ministry of Culture and Information of the Republic of Serbia.



Italiano

L’artista Ivan Grubanov rappresenterà la Repubblica di Serbia alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. Sostenuto dal Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia e dalla Fondazione del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, insieme al commissario e curatore Ljdija Merenik, presenterà un’installazione dal titolo United Dead Nations presso il padiglione serbo ai Giardini della Biennale a Venezia. L’inaugurazione ufficiale del padiglione avverrà giovedì 7 maggio 2015 alle ore 13. La mostra United Dead Nations sarà visibile al pubblico dal 9 maggio al 22 novembre 2015.

Il progetto espositivo United Dead Nations dialoga con il concetto di memoria e di nazione. Il suo topos è rappresentato dall’ex padiglione jugoslavo, oggi padiglione serbo, visto dalla prospettiva storica riguardante l’organizzazione statale e nazionale durante i turbamenti e le fratture politiche dal 1938, anno di fondazione del padiglione jugoslavo, fino ad oggi. L’installazione, che ricoprirà interamente il pavimento del padiglione, sarà composta dalle bandiere degli stati nazionali che hanno cessato di esistere durante i 120 anni della storia della Biennale di Venezia: l’Impero austro-ungarico (1867-1918), l’Impero ottomano (1299-1922), la Grande Colombia (1819-1930), il Tibet (1913-1951), la Repubblica Araba Unita (1958-1971), il Vietnam del Sud (1955-1975), la Repubblica Democratica Tedesca (1949-1990), l’Unione Sovietica (1922-1991), la Cecoslovacchia (1918-1992) e la Jugoslavia (1918-2003). L’artista vuole mettere in discussione i concetti ideologici, politici e culturali di ‘nazione’,‘stato’ e ‘stato-nazione’, insieme al loro processo di creazione, dominio e scomparsa. Questo processo è rappresentato simbolicamente attraverso vari interventi artistici che Ivan Grubanov eseguirà sulle bandiere dei paesi scomparsi.

Il titolo United Dead Nations è un richiamo alle Nazioni Unite, ma anche al paradigma storico-culturale della Biennale di Venezia, che rappresenta, fin dalla sua fondazione, una particolare unione di “nazioni artistiche unite”. La Biennale, attraverso i padiglioni nazionali, ha sempre messo in relazione l’arte contemporanea con la rappresentanza nazionale di uno Stato, presentandosi come un micro-mondo caratterizzato da un legame indissolubile tra arte e politica. Decostruendo il concetto di rappresentanza nazionale di uno Stato, l’artista apre il discorso sul significato del concetto di nazione nella nostra epoca post-globale, in cui lo Stato-nazione si ritira di fronte ai modelli transnazionali e sovranazionali di organizzazioni – conglomerati, unioni politiche, militari ed economiche, in una concentrazione enorme di potere e influenza.

Ivan Grubanov è uno dei più importanti artisti serbi attivi oggi sulla scena dell’arte contemporanea di Belgrado. La sua opera Visitors (2002-2004), una raccolta di disegni realizzati durante il processo a Slobodan Milošević alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja, l’ha proiettato con successo sulla scena artistica internazionale. A partire dal 1997 le sue opere sono state esposte in diversi importanti musei e biennali (il Salone del Museo di Arte Contemporanea, Belgrado, la 10. Biennale di Istanbul, il Witte the With a Rotterdam, lo Stedeljik Museum di Amsterdam, e molti altri) e hanno ricevuto diversi premi. Attraverso le interpretazioni artistico-critiche attraverso l’articolazione della memoria storica, le idee e l’opera di Grubanov acquistano sovranità sul discorso politico, sfuggendo a una sgradita banalizzazione del discorso artistico, e negando il concetto di opera d’arte inteso come oggetto estetico chiuso, statico, preservando invece l’identità di una prassi analitico-critica post-pittoriale autoctona in un sistema aperto di interpretazioni.


Il commissario e curatore Lidija Merenik è docente di Storia dell’Arte presso la Facoltà di Filosofia dell’Universita di Belgrado.





Courtesy per l’immagine
Ivan Grubanov, “United Dead Nations”, 2015, installation (detail), mixed media, 50x2520x790cm, Courtesy of the Artist and Loock Gallery

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