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martedì 9 luglio 2019

Mostre alla Fondazione Querini Stampalia





 La Fondazione Querini Stampalia propone per la stagione estiva parallela alla Biennale una varietà di eventi espositivi.

Ci sono l’interessante indagine sul lavoro artistico di Jörg Immendorff col titolo "Ichich, Ichihr, Ichwir / We All Have to Die" con la curatela di Francesco Bonami.

Nell'area Scarpa della fondazione è ospita la prima retrospettiva dell'artista Luigi Pericle (Basilea 1916-Ascona 2001), un protagonista della pittura europea del secondo Novecento, riemerso dopo anni di dimenticanza e ora al centro di un grande progetto di recupero critico e filologico.




 Iniziativa che allinea 50 opere, fra dipinti su tela e su masonite, oltre a chine su carta degli anni Sessanta e Settanta, frutto di un lavoro inesausto di riflessione sul linguaggio della pittura e sul segno intuitivo come manifestazione di spinte interiori e di una indagine visionaria attraverso gli strati più reconditi della coscienza.

Nelle sale degli spazi espositivi scorre un omaggi all’artista Roman Opałka, con l'evento "Dire il tempo" curato di Chiara Bertola.

Intervallato da un nucleo di opere di Mariateresa Sartori (Venezia, 1961), che con l’artista aveva intessuto in città una intensa frequentazione.

Interessata alle neuroscienze, alla musica e al linguaggio, i suoi lavori instaureranno un dialogo con le opere di Opałka, attraverso la ricerca comune sui temi della memoria, della durata, della contingenza, e la condivisa ricerca di un visibile in grado di esprimere l’invisibile.





 



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