giovedì 22 giugno 2023

Biennale Arte 2024 / Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere

Adriano Pedrosa e Roberto Cicutto Foto di Andrea Avezzù Courtesy of La Biennale di Venezia



Venezia, 22 Giugno 2023 – Il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e il Curatore della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, Adriano Pedrosa, annunciano oggi il titolo e il tema della Biennale Arte 2024, che si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024 (pre-apertura 17, 18, 19 aprile) ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia.


Al via nella stessa giornata anche il secondo bando Biennale College Arte, il cui workshop avrà inizio dal prossimo autunno 2023. L’obiettivo è quello di affiancare all’Esposizione Internazionale d’Arte un laboratorio di ricerca e sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di progetti artistici di artiste/i emergenti under 30.



 Il titolo e il tema della Biennale Arte 2024

La 60. Esposizione Internazionale d’Arte si intitolerà Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. Il titolo è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo. Le opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole “Stranieri Ovunque”. L’espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia.


Adriano Pedrosa illustra cosi` la sua scelta:


«Il contesto in cui si colloca l’opera è un mondo pieno di crisi multiformi che riguardano il movimento e l’esistenza delle persone all’interno di Paesi, nazioni, territori e confini e che riflettono i rischi e le insidie che si celano all’interno della lingua, delle sue possibili traduzioni e della nazionalità, esprimendo differenze e disparità condizionate dall’identità, dalla cittadinanza, dalla razza, dal genere, dalla sessualità, dalla libertà e dalla ricchezza. In questo panorama, l’espressione Stranieri Ovunque ha (almeno) un duplice significato. Innanzitutto vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri.»

«(…)  In occasione della Biennale Arte 2024 si parlerà di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo.»

«La figura dello straniero sarà associata a quella dell’estraneo, dello stranger, dell’estranho, dell’étranger, e pertanto la Mostra si svilupperà e si concentrerà sulle opere di ulteriori soggetti connessi: l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi ed è spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’autodidatta o il cosiddetto artista folk; e l’artista indigeno, spesso trattato come uno straniero nella propria terra. La produzione di tali artisti sarà il fulcro della Biennale Arte e costituirà il Nucleo Contemporaneo dell’Esposizione. (…) La Mostra presenterà anche un Nucleo Storico composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo. (…) Inoltre, una sezione speciale del Nucleo Storico sarà dedicata alla diaspora degli artisti italiani nel mondo nel corso del XX secolo. A quegli italiani che hanno viaggiato e si sono trasferiti all’estero costruendo le loro vite e carriere professionali in Africa, Asia, America Latina, così come nel resto d’Europa, integrandosi e radicandosi con le culture locali che spesso hanno svolto un ruolo significativo nello sviluppo delle narrazioni del Modernismo al di fuori dell’Italia.»


«La stessa Biennale Arte, in quanto evento internazionale con numerose partecipazioni ufficiali da parte di diversi Paesi – conclude Pedrosa - ha sempre rappresentato una piattaforma per mettere in mostra opere di stranieri provenienti da tutto il mondo. Così, la Biennale Arte 2024 sarà una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno. Speriamo di accoglierli tutti a Venezia nel 2024.» (Vedi in allegato la dichiarazione completa)


Da parte sua il Presidente Roberto Cicutto ha dichiarato:

«Adriano Pedrosa è un curatore brasiliano e direttore del MASP, Museo di San Paolo realizzato dall’architetta di origine italiana Lina Bo Bardi. Si è contraddistinto per originalità e innovazione, anticipando temi e linee curatoriali poi seguite da altre mostre in tutto il mondo.

Cambiare il punto di vista attraverso cui raccontare l’arte contemporanea credo sia ciò che una istituzione di rilevanza internazionale come La Biennale di Venezia debba fare. E qui non si tratta solo di un punto di vista estetico ma anche geografico, come quando al cinema si riprende la stessa scena in controcampo.

Questa è la 60esima edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea nell’arco di 128 anni dalla prima, e non c’era mai stata una curatrice o un curatore proveniente da un paese dell’America Latina. La partecipazione di artiste e artisti sudamericani alla Biennale è sempre stata nutrita. Ma diverso è quando a invitare è un curatore che ha radici nella stessa cultura e ha sviluppato nel corso degli anni uno sguardo globale. La sua ricerca è anche focalizzata su artiste e artisti che, pur provenienti da culture e mondi diversi, hanno saputo mantenere sentimenti, caratteri ed esperienze della loro cultura d’origine ovunque si trovino.  

Mi piace che in questa Mostra ci sia la presenza di opere realizzate nel secolo scorso che oggi vengono considerate punti di riferimento per le nuove generazioni. E all’interno di questo movimento ritroveremo molti nomi italiani.

Adriano Pedrosa si cimenterà con la seconda edizione del College Arte, apertosi nel 2022 con Cecilia Alemani, un’attività cui La Biennale tiene moltissimo.

Sono certo che la 60. Esposizione Internazionale d’Arte e il suo curatore sapranno emozionare e colmare (come ha detto la curatrice della 18esima edizione della Biennale Architettura Lesley Lokko) quelle falle nella storia dell’arte con molte presenze finora trascurate.»

La 60. Esposizione Internazionale d’Arte presenterà, come di consueto, le Partecipazioni Nazionali con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia.

Da oggi, 22 giugno, è online il formulario per la presentazione delle proposte di progetti quali Eventi Collaterali, promossi da enti e istituzioni internazionali senza scopo di lucro, operanti nel campo dell’arte che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative a Venezia, qualora selezionati.



 Biennale College Arte

Il bando internazionale Biennale College Arte, pubblicato proprio oggi sul sito della Biennale www.labiennale.org, resterà aperto per cinque settimane, da giovedì 22 giugno fino a lunedì 24 luglio 2023.

Il bando è riservato a giovani artiste/i emergenti under 30 provenienti da tutto il mondo (che non abbiano compiuto 31 anni alla data di scadenza di presentazione delle domande), che abbiano già preso parte ad almeno una mostra collettiva e abbiano presentato almeno una mostra personale in spazi espositivi riconosciuti in ambito nazionale e/o internazionale.

Saranno selezionati 12 progetti e le/gli artiste/i saranno invitate/i a partecipare a un workshop di 10 giorni dedicato allo sviluppo dei progetti proposti, che si svolgerà a Venezia nel mese di ottobre 2023.

Il workshop, che alternerà momenti individuali e di gruppo, sarà condotto da Adriano Pedrosa, Direttore del Settore Arti Visive della Biennale, assieme a curatori e artisti, tutor e mentori direttamente impegnati allo sviluppo dei progetti con i partecipanti.

Al termine del workshop le/gli artiste/i avranno a disposizione 3 settimane per lavorare sui progetti e consegnare una proposta finale. Sulla valutazione dei materiali Adriano Pedrosa selezionerà un massimo di quattro progetti, che potranno accedere a un contributo massimo di 25.000 euro per la realizzazione del lavoro.

Le opere saranno presentate, fuori concorso, nel contesto della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Stranieri Ovunque / Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa.

lunedì 19 giugno 2023

Yuko Mohri per il Giappone


 Per il Giappone ci sarà Yuko Mohri, famosa per le sue opere dinamiche all'ambiente. 

CS
La Japan Foundation è lieta di annunciare che l'artista Yuko Mohri rappresenterà il Giappone alla 60. Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024, a cura di Sook-Kyung Lee.

Born in 1980 in Kanagawa, Japan, artist Yuko Mohri lives and works inTokyo.

She approaches installation and sculpture not to compose (or construct) but to focus on “phenomena” that constantly shift according to various conditions such as their environment. In recent years, she has also explored this idea through video and photography.
She has participated in numerous international group exhibitions including

14th Gwangju Biennale (2023), 23rd Biennale of Sydney (2022), 2021 Asian Art Biennial (National Taiwan Museum of Fine Arts, Taichung, 2021), 34th Bienal de São Paulo (Ciccillo Matarazzo Pavilion, 2021), Glasgow international 2021 (The Pipe Factory, 2021), The 9th Asia Pacific Triennial of Contemporary Art (Queensland Art Gallery | Gallery of Modern Art,

venerdì 2 giugno 2023

Per l'Olanda Renzo Martens e il Cercle d'Art des Travailleurs de Plantation Congolaise (CATPC)

 


Artist Renzo Martens, together with the artists' collective Cercle d'Art des Travailleurs de Plantation Congolaise (CATPC) and curator Hicham Khalidi, will be providing the Dutch entry for the 60th International Art Exhibition – La Biennale di Venezia in 2024.

Khalidi and Martens’ proposal is to involve CATPC in the Dutch entry. An extensive international committee has advised the Mondriaan Fund board to further develop this idea into an internationally relevant presentation. The joint plan by Martens, Khalidi and CATPC will be open to the public from 20 April 2024 at the Rietveld Pavilion in Venice and simultaneously at the White Cube – previously established by Martens and CATPC – in Lusanga, the Democratic Republic of Congo (DRC). This Dutch entry will therefore consist of two presentations that are directly mirrored and connected.

Martens and Khalidi plan to use the Dutch entry for a presentation by CATPC and elaborate on the story behind this choice. Khalidi and Martens will support the collective with the presentation at the Rietveld Pavilion.


Ced’art Tamasala on behalf of CATPC:

    ‘We’re looking forward to telling our story in Venice 2024. The opportunity to now pair a white cube on a plantation with one at the summit of the art world allows for a direct look into these two worlds and into the inequalities between them. Meaningful and sincere reflections will be produced from these different, but related, realities coming together. Through this presentation, we will come to the final stage of our collective journey into truths that deserve to be shared.’

One of the themes of the presentation is restitution. This contemporary theme will be highlighted in various ways, in the hope of contributing to the discourse on colonialism in the (international) art world. For this reason, in addition to the mirror presentation, the Dutch entry intends to organise events that will provide space for conversations about this issue.

Eelco van der Lingen, director of the Mondriaan Fund and commissioner:

    ‘We are delighted that this presentation will soon be exhibited in both Venice and Lusanga on behalf of the Netherlands. It will allow everyone to witness the next step of CATPC and Martens’ work. The issue of colonial relations, which also affects Martens’ work, is indisputable. Together with CATPC members, Khalidi and Martens will explore how we, without denying this issue, can work towards a better understanding and a new future. Restitution will be a major theme of the presentation. This is a topical issue within the global heritage sector and within a broader debate about coloniality. It is essential to have a conversation about this and I am happy that we can contribute to it on a big stage.’


Advisory Committee

To arrive at a good choice for a submission, a special advisory committee was set up and asked to assess five different proposals. Among other things, the advisory committee considered the quality of the plan, the impact it will have on the international stage of the Venice Biennale and whether the plan will result in a new interpretation of the Rietveld Pavilion and the Dutch entry for the Venice Biennale. The committee members for the 2024 Dutch entry were: Raul Balai (visual artist & curator), Hendrik Folkerts (curator of contemporary art and head of exhibitions Moderna Museet), Fransizka Nori (director Frankfurter Kunstverein), Suzanne Swarts (director of Museum Voorlinden) and Fatos Üstek (curator & writer). Eelco van der Lingen (director of the Mondriaan Fund) was chairman.


About CATPC and Renzo Martens

Cercle d’Art des Travailleurs de Plantation Congolaise (CATPC) is an artist collective from Lusanga (DRC) and consists of twenty members. In 2017, CATPC and Renzo Martens opened the White Cube in Lusanga; a fully equipped arts centre. From here the CATPC members create their artworks. With the proceeds from their art, they have bought back 120 hectares of former plantations and are now transforming them into biodiverse nature.


About the Mondriaan Fund

The Mondriaan Fund, the public incentive fund for visual arts and cultural heritage, is responsible for the Dutch entry at the Venice Biennale. The presentation is funded from the international budget the Mondriaan Fund receives from the Ministry of Education Culture and Science.