sabato 20 dicembre 2014

Più sale più opere più tecnologia, Grandi Gallerie dell’Accademia nell'anno della Biennale 2015



Dopo la grande ristrutturazione architettonica delle Grandi Gallerie dell’Accademia di Venezia è in atto un'importante azione di riconsiderazione della fruizione dei compiti di questa storica istituzione e dell’uso dei suoi spazi.
Segnaliamo subito l’importante azione di collaborazione con la Samsung e Venetian Heritage che insieme rinnoveranno l’allestimento delle Nuove Gallerie dell’Accademia, si tratterà di una doppia linea di interventi: il primo vede Samsung, assieme Venetian Heritage, agire nel quadro del programma congiunto UNESCO-Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, e assicurare importanti risorse.
Questa donazione sarà destinata all’avvio dell’allestimento delle Grandi Gallerie dell’Accademia, ovvero delle sale che ospiteranno il nuovo percorso espositivo al piano terra, che giungerà sino all’Ottocento e comprenderà straordinarie opere d’arte sinora mai esposte al pubblico per carenza di spazi. Comincerà così a concretizzarsi un grande museo -oggi ancora privo di risorse sufficienti per restituire questi capolavori alla città e al mondo -il cui percorso scientifico definitivo è stato presentato alla stampa lo scorso 18 novembre.
Il secondo intervento è mirato a dotare le Gallerie dell’Accademia di tecnologie più innovative che consentano ai visitatori, di scoprirne i tesori, di capire meglio la storia del luogo, degli artisti e dei dipinti che questo scrigno d’arte conserva, di approfondire i legami delle opere con il territorio e la loro provenienza e infine, di proporre nuovi modelli di didattica museale, il tutto con l’uso di evolute tecnologie multimediali.
Le prime 5 sale di questo percorso saranno aperte al pubblico, completamente allestite grazie al finanziamento degli sponsor, in concomitanza con Expo 2015.

 
Altra azione di sviluppo saranno gli aspetti didattici che la Soprintendenza sta mettendo a punto insieme a Samsung coinvolgendo varie realtà veneziane di grande livello, le Università di Ca’ Foscari e di Architettura, assieme ad alcuni istituti scolastici della città. L’obiettivo primario è raggiungere un pubblico più vasto possibile oltre a garantire a tutti un corretto godimento dell’esposizione museale e pari opportunità nella fruizione delle opere.
Tra le offerte educative multimediali inserite nel progetto sono inclusi:
• percorsi guidati e tematici facili e veloci per pubblico adulto non specialista in lingua italiana e più lingue straniere;
• percorsi guidati e tematici per ragazzi italiani e stranieri che visitano l’esposizione con la famiglia, individuando almeno due/tre fasce d’età (prescolare 3-5; scolare 6-10; 10-14);
• percorsi didattici rivolti a scuole di ogni ordine e grado (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) progettando attività “su misura” che non si concludano con la fruizione in sede espositiva, ma rispondano a delle precise esigenze della programmazione scolastica;
• percorsi guidati e tematici per visitatori non udenti con l’utilizzo del linguaggio dei segni italiano e internazionale, con particolare cura alla progettazione di un percorso che enfatizzi gli aspetti di percezione visiva a cui questo tipo di pubblico è particolarmente sensibile;
• percorsi guidati e tematici per ipovedenti e non vedenti con il supporto di strumenti tattili e tecnologici che consentano l’accesso ai contenuti culturali del museo.
Tutto questo rinnovo ha ovviamente come obiettivo i tempi dell’Expo, che vedranno l’avvia di importanti grandi appuntamenti espositivi del Polo Veneziano.
Vediamone alcune, iniziando dalla Ca’ d’Oro con la grande mostra dal titolo “PLESSI. LIQUID LIFE. Il flusso della memoria -1000 progetti”, una installazione site specific sul tema dell’acqua, tema che Venezia ha scelto come propria “cifra” in occasione di Expo 2015, accanto all’alimentazione e al cibo. Acqua come bene primario, elemento connaturato alla fama e all’identità internazionale del sito, emblematica dell’intera produzione di Fabrizio Plessi e che diviene nella sua opera, attraverso il tema del fluire liquido e dello scorrere, metafora primaria della memoria, della storia e del processo creativo stesso. Verrà proposta, articolandosi su due piani del palazzo, una grande installazione video accompagnata da una cornice di 1000 disegni, “un’opera afferma la Soprintendente-di sicura suggestione, in linea con la tradizione di stimolanti contaminazioni tra antico e contemporaneo avviata e perseguita negli ultimi anni dal museo”.
Proseguiamo con Palazzo Grimani dove la Soprintendenza e la Tagore Foundation International presenteranno “Frontiers Reimagined”. 38 artisti internazionali, affermati o emergenti, esplorano il superamento dell’idea di frontiera culturale. La mostra, che si apre con un omaggio a Rauschenberg, antesignano di questa esplicita ricerca, propone opere di Sebastian Salgado, Lee Waisler, Robert Yasuda, Joel Shapiro, Susan Weil, Golnaz Fathi, Kenro Izu, Donald Sultan, Nino Suwannee Sarabutra, Hiroshi Senju, tra gli altri.
Passiamo infine alle Gallerie dell’Accademia che mentre si lavorerà al nuovo allestimento, le Gallerie ospiteranno due rilevanti eventi temporanei,  una mostra dedicata all’opera di Willem de Kooning, organizzata con la collaborazione della The Willem de Kooning Foundation di New York” e per l’autunno una esposizione che riguarderà l’opera di Aldo Manuzio, straordinario stampatore e intellettuale, e la cultura veneziana tra Quattro e Cinquecento. Per la qualità delle opere, non solo libri, e per il taglio innovativo che i curatori hanno scelto, si tratterà di una vera mostra-evento di straordinario spessore culturale ed interesse.


Concludiamo questa panoramica con i prossimi allestimenti per le Grandi Gallerie dell’Accademia. Con i nuovi spazi a pian terreno, lo spazio espositivo raddoppierà, arrivando a 10.000 metri quadrati. Saranno aperti anche il corridoio e le sale dell’ala palladiana del secondo e ultimo piano, dove sarà ospitata una ricca quadreria. Più spazio per poter esporre al meglio tante più opere.
Sicuramente un merito va a Samsung e a Venetian Heritage, con cui le Grandi Gallerie dell’Accademia avranno un laboratorio didattico dotato della più moderna strumentazione tecnologica, ma si potranno anche allestire le prime 5 sale su un totale complessivo di 11, permettendo la valorizzazione di questo immenso patrimonio d’arte.
Quest’anno si conclude con ottimi risultati che il prossimo anno si annunciano ancora più stimolanti.

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