giovedì 7 maggio 2015

Flood - Ugo Carmeni



La precisione dello sguardo e i colori nell’impronta dell’artefatto, ch’è la fotografia, inevitabilmente del presente dove la luce segna il futuro.
Živa Kraus

The accuracy of the eye and the colors in the impression of the artifact, namely photography, inevitably of the present where light marks the future.
Živa Kraus


L’interesse nei confronti del rapporto spazio/tempo è al centro della ricerca di Carmeni, che sceglie i colori partendo anche da sollecitazioni letterarie; il verde di Garcia Lorca ma anche le intuizioni di Lewis Carroll, scrittore e matematico. Così Carmeni è architetto, ricercatore, fotografo e sperimentatore. Ma anche cartografo – nel vero senso della parola, avendo analizzato in profondità mappe geografiche – tracciando attraverso il lavoro su uno scatto fotografico, le parti che vanno messe in rilievo, quelle che possono sfocare, con il risultato di una nuova ‘geografia fotografica’, è il caso di dire. L’importante è che al cartografo si affianchi sempre l’esploratore, e a Carmeni piace l’idea di rendere l’osservatore anche esploratore. Non ci interessa più, quindi, il precetto di cosa deve fare la fotografia con Carmeni, ma cosa riesce a fare una fotografia. E dunque torniamo all’inizio. “Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo dal come la usa”. Ernst Haas. Preciso, quanto una percezione.

Matteo Gardonio Ducrocq

The interest in the relationship between space and time is at the heart of his research. Sometimes Carmeni chooses his colors on the basis of literary inputs; the green of Garcia Lorca, or the intuitions of the writer and mathematician Lewis Carroll. Thus, Carmeni is an architect, a researcher, a photographer, and an experimenter. But he is also a cartographer – in the true sense of the word, as testified by his in-depth analyses of geographic maps – when working on a snapshot and selecting what to highlight and what to blur in order to outline what we can call a new “photographic geography”. What matters the most is that the cartographer should always be accompanied by the explorer, and Carmeni likes the idea of turning the observer into a kind of explorer. We are therefore no longer interested in what Carmeni’s photography should to, but in what it can do. And thus we are back to the starting point. “We should never judge a photographer by the type of film used, but only by how he uses it”. Ernst Haas. Exact as a perception.

Matteo Gardonio Ducrocq



Giovedì 7 maggio 2015 alle ore 18.00 verrà inaugurata la mostra UGO CARMENI flood

La mostra durerà dal 7 maggio al 9 agosto 2015 dalle ore 11.00 alle ore 19.00 – chiuso il sabato

From May 7th to August 9th 2015 11 am - 7 pm – closed on Saturday

IKONA VENEZIA
International School of Photography
Campo del Ghetto Nuovo, Cannaregio 2909
ikonavenezia@ikonavenezia.com
www.ikonavenezia.com
T / F +39 041 5289387

Nessun commento:

Posta un commento