venerdì 1 febbraio 2019

Prossimamente alla Fondazione Peggy Guggenheim





I settanta anni di attività della Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia vengono festeggiati con un ricco programma di eventi.

Da quando nel lontano 1949 Peggy Guggenheim si trasferì a Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, la collezione ha subito diversi cambiamenti e ora continua a crescere e proporsi come un punto di riferimento per l’arte internazionale.

Ecco allora un ricco programma di eventi che costelleranno le stagioni espositive fino al 2020 arricchita come sempre da tanti eventi collaterali fra cui una serie di incontri con note collezioniste d’arte internazionali, tra cui Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, della nota fondazione torinese, l’indiana Lekha Poddar della Devi Art Foundation e Francesca Thyssen-Bornemisza, promotrice della collezione Thyssen-Bornemisza Art Contemporary.


Questo il programma degli eventi: 


-  La Natura di Arp che si svolgerà dal 13 aprile al 2 settembre 2019, curata da Catherine Craft, con l’organizzazione del The Nasher Sculpture Center, Dallas


 
Jean Arp, Testa e conchiglia (Tête et coquille), 1933 c., ottone lucidato, altezza 19,7 cm. 
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 54

La mostra propone una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione artistica dell’artista franco-tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d'arte tradizionali lo resero uno degli artisti più influenti del Novecento. Nel corso di una carriera durata oltre sei decenni, Arp produsse un corpus di lavori di grande impatto in materiali e formati molteplici. Arp fu tra i fondatori del movimento Dada e pioniere dell'astrazione, sviluppò un vocabolario di forme organiche che si muovono fluidamente tra l'astrazione e la rappresentazione, e divenne rapidamente un punto di riferimento per diverse generazioni di artisti. La mostra è organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della mostra.



-  Un progetto dedicato alla fondatrice dal titolo “Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa” che inizierà il 21 settembre 2019 e durerà fino al 27 gennaio 2020. Curata da Karole P. B. Vail, con Gražina Subelytė

 
René Magritte, L’impero della luce (L’Empire des lumières), 1953–54, olio su tela, 195,4 x 131,2 cm.
 Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 102

La mostra celebra la vita veneziana di Peggy Guggenheim, rivelando come abbia continuato ad accrescere con importanti opere d’arte la propria collezione dopo la partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia nel 1948. La mostra presenterà dipinti, sculture e opere su carta selezionate tra quelle acquisite tra la fine degli anni quaranta e il 1979, anno della scomparsa della collezionista. Contestualmente, la mostra porrà in evidenza le mostre e gli eventi  organizzati da Peggy Guggenheim, o ai quali partecipa, rivelatisi poi autentiche pietre miliari. Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa offrirà l’opportunità senza precedenti di rivedere e ricontestualizzare capolavori famosi, come L’impero della luce (1953-54) di René Magritte, a fianco di opere raramente esposte, create da artisti come René Brô, Gwyther Irwin e Grace Hartigan, oltre che da pittori di origine giapponese come Kenzo Okada e Tomonori Toyofuku, che dimostrano l’interesse della mecenate per l’arte creata oltre le frontiere dell’Europa e degli Stati Uniti.


-  Il progetto “Migrating Objects” che prenderà avvio il 15 febbraio fino al  15 maggio 2020. Curato da  Karole P. B. Vail

 

Maschera da iniziazione, Zaire, Yaka, legno policromo, rafia tessuta e rafia, altezza 50 cm. 
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 254

Nella sua vita di mecenate e collezionista Peggy Guggenheim, famosa per la sua collezione rivoluzionaria di arte moderna europea e americana, amava spingersi oltre i limiti. Questa mostra intende esaminare un momento cruciale, seppur meno conosciuto, delle sue peregrinazioni: l’interesse mostrato negli anni ’50 e ’60 per le arti dell’Africa, dell’Oceania e delle Americhe. In quegli anni Peggy Guggenheim acquista opere di artisti appartenenti a culture di tutto il mondo, incluse sculture di inizio Novecento provenienti dal Mali, dalla Costa d’Avorio e dalla Nuova Guinea, e opere delle antiche culture del Messico e del Perù. Migrating Objects presenterà gli oggetti raccolti da Peggy Guggenheim e provenienti dall’Africa, dall’Oceania, dall’area andina e mesoamericana affiancati a opere europee della sua collezione.

Fondazione Peggy Guggenheim
Dorsoduro, 701-704, 30123 Venezia VE
041 240 5411
www.guggenheim-venice.it




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