giovedì 11 aprile 2019

THERE IS A BEGINNING IN THE END. The secret Tintoretto fraternity

Irina Nakhova, video installation for the exhibition of the Pushkin Museum of Fine Arts 
“There is a beginning in the end”, visualization, property of the author, 2018

Insieme a Stella Art Foundation, il Museo Pushkin presenterà nell’ambito dell’iniziativa "Pushkin Museum XXI" un progetto speciale a Venezia: "There is a Beginning in the End", una mostra d'arte contemporanea in commemorazione del 500° anniversario dell'artista veneziano Jacopo Robusti, detto Tintoretto. Questo evento si terrà in concomitanza con la 58° Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia.

La Chiesa di San Fantin, dove erano esposti i dipinti di Tintoretto, ospiterà opere di artisti
contemporanei Dmitry Krymov (Russia), Irina Nakhova (Russia) e Gary Hill (USA). Le opere
dialogheranno con il contesto storico del luogo e con un dipinto di Emilio Vedova, artista
modernista italiano che avvertiva, nonostante il divario temporale, un forte legame con
Tintoretto.

Un progetto di intervento del team svizzero !Mediengruppe Bitnik dalla Svizzera completerà la mostra e sottolineerà l'atmosfera di partecipazione e affiliazione con una segreta Confraternita veneziana.

Come ha detto Jean-Paul Sartre, "Tintoretto è Venezia, anche quando non dipinge Venezia." Un aspetto chiave dei suoi è stato lo spazio; le sue opere incarnano l'infinito universo nel suo incessante moto eterno. Le opere degli artisti contemporanei, create appositamente per questo progetto, reinterpretano l'approccio innovativo del grande Maestro veneziano e invitano i visitatori ad immergersi nel mondo di Tintoretto.

Ogni artista ha colto i principali temi artistici di Tintoretto, l'unità spirituale tra le persone, la
potenza dell’intervento divino, il virtuosismo nel cogliere lo spazio in movimento e il potenziale espressivo della luce.

A differenza di una mostra tradizionale, questo progetto è strutturato come una sorta di liturgia contemporanea in cui ogni azione è una nuova opera d'arte che avvolge l'intero spazio della chiesa. In aggiunta alle opere multimediali, la mostra ospiterà un dipinto di Emilio Vedova, a cui fanno eco le opere degli artisti contemporanei.

Dmitry Krymov, scenografo, crea un'installazione performativa ispirata all'Ultima Cena presente nella Chiesa di San Trovaso, ricostruisce sull’altare di San Fantin una realtà alternativa basata sul trompe-l'oeil, un'illusione ottica, portando gli spettatori a dubitare della correttezza della loro percezione.

L'installazione multimediale di Irina Nakhova consiste di tre parti, ognuna delle quali è un
riferimento alle opere del grande Maestro, e tutte reinterpretano storie bibliche dal punto di
vista della storia contemporanea. Per questa artista, un tema fondamentale nelle opere di
Tintoretto è l’energico, vigoroso movimento delle masse, ricco di intensità emotiva. Un materiale terrestre ricerca vorticosamente una via d’uscita anelando allo spazio esterno trascendente, difficilmente comprensibile ma percepibile attraverso l’opera di intensa drammaticità di Irina Nakhova.

Gary Hill, maestro della Media Art americana, scompone i dipinti di Tintoretto in patterns ed
elementi e li utilizza come base per creare nuove essenze sonore e luminiscenti. E’ lo spazio della coscienza più che lo spazio architettonico ad ispirare il lavoro di Hill. La combinazione di immagini visive e intensi suoni elettronici consente una profonda esperienza sinestetica.

Tondo, uno degli ultimi lavori di Emilio Vedova presentato alla mostra, ha la forma di un cerchio.

Riflette il concetto di circolarità infinita del tempo. Per Vedova individuava la missione dell’artista quella di registrare e ritrasmettere l’eterno scontro delle situazioni inquietanti che
incessantemente agitano il mondo intero: guerre, ingiustizie, oppressioni. Proprio come
Tintoretto, ha padroneggiato grandi spazi e ha sempre agito come una forza della natura.
L’impiego della forma circolare per lui diviene l’occasione di andare oltre l'ambiente pittorico
attraverso la connessione spazio-tempo.

La mostra del Museo Pushkin sarà il primo evento ad accogliere un vasto pubblico nella chiesa di San Fantin dopo lavori di restauro durati un decennio. La costruzione della Chiesa fu completata nel XVI secolo, mentre i primi edifici di culto pubblico in questo sito risalgono al X secolo.

La mostra includerà anche un intervento segreto del team !Mediengruppe Bitnik, che inviterà gli spettatori a unirsi alla Confraternita segreta del Tintoretto. L'atmosfera di mistero, affiliazione e co-creazione collegherà il loro progetto con le Confraternite veneziane


Pushkin State Museum of Fine Arts e Stella Art Foundation Sono lieti di presentare la mostra: THERE IS A BEGINNING IN THE END. The secret Tintoretto fraternity

Dates: 11 maggio - 11 settembre 2019
Press Preview: 8 Maggio h.13
Sede: Chiesa di San Fantin, Campo San Fantin, San Marco, Venezia, Italia
Curatori: Marina Loshak, Olga Shishko

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