venerdì 10 gennaio 2020

Cecilia Alemani curerà la prossima Biennale di Venezia



E' giunto oggi il comunicato ufficiale delle Biennale di Venezia che ha nominato come curatrice della prossima Biennale di Arti Visive, la 59ma, Cecilia Alemani, a cui vanno i nostri più sinceri auguri. 

CS


Venezia, 10 gennaio 2020 - Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, nella riunione di questa mattina ha assunto le seguenti decisioni:

-                     ritenuta non più procrastinabile l’attribuzione dell’incarico di Direttore del Settore Arti Visive per l’immediato avvio della progettazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte 2021 (negli anni precedenti l’incarico veniva dato poco dopo la chiusura della precedente edizione), ha nominato Direttore del Settore Arti Visive, con l’incarico della progettazione e cura della prossima 59. Esposizione, Cecilia Alemani, curatrice con all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato costruito su una ferrovia abbandonata di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017. In occasione della nomina, Cecilia Alemani ha dichiarato: “È un grandissimo onore poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo. Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società.”

-  ha confermato per il 2020 il M.o Ivan Fedele quale Direttore del Settore Musica

- ha approvato un nuovo programma della sezione “Venezia Classici” del Settore Cinema, che prevede quale attività permanente la realizzazione, nel periodo primaverile, di rassegne di film classici restaurati, quale estensione di “Venezia Classici”, sezione che sempre più ha qualificato negli ultimi anni la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

-  ha preso atto della circostanza che a partire dal 13 gennaio p.v. (data di scadenza del mandato dell’attuale Cda) decorrerà il periodo di “prorogatio”, secondo le norme in vigore, durante il quale potranno essere assunti solo provvedimenti di ordinaria amministrazione o urgenti e indifferibili; in questo quadro, sarà accelerata la predisposizione del bilancio consuntivo del 2019, già ampiamente esaminato dal Cda nella forma di preconsuntivo, che prevede risultati positivi. La relazione che accompagnerà il bilancio conterrà anche una ricognizione degli sviluppi intervenuti dal 2008 a oggi, con confronti anche rispetto alla situazione precedente il 1998, anno in cui fu adottata la riforma della quale la Biennale ha potuto giovarsi nel suo percorso di profondo rinnovamento

-  il Presidente e il Consiglio, a conclusione del mandato, sottolineano che per il futuro è assicurata una consistente dotazione di riserve economiche e continuità dell’attività, nel pieno rispetto dello spirito e della lettera dello Statuto.

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