domenica 22 maggio 2011
Matteo Rubbi - Premio Furla 2011
Matteo Rubbi presenta alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, in concomitanza con la 54. Biennale di Arti Visive, Viaggio in Italia, dal titolo del progetto con cui lo scorso gennaio ha vinto l’8. Premio Furla 2011.
Il Premio Furla, ideato da Chiara Bertola, è organizzato e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A e con la collaborazione di Viafarini e Arte Fiera.
Il progetto Viaggio in Italia è un viaggio che l’artista compie nella provincia italiana - e non solo – utilizzando mezzi di trasporto locali e munito dello stretto necessario, senza un percorso e una meta stabiliti, prendendo forma a seconda delle situazioni e delle circostanze incontrate.
Lo scopo non è la costruzione di una mappa dei luoghi visitati, ma un tentativo di presa di coscienza delle realtà fuori dai grandi centri abitati, esplorando u n territorio decentrato e il più delle volte marginale.
Matteo Rubbi si fa narratore e cronista e coinvolge alcuni quotidiani locali – uno dei principali “luoghi” in cui la provincia racconta e legge se stessa – che diventano parte di quest’opera d’arte itinerante: ad essi chiede la possibilità di pubblicare brevi testi riguardanti i luoghi toccati dal suo itinerario, scritti in collaborazione con il giornale stesso.
Viaggio in Italia alla Fondazione Querini Stampalia nasce dalle prime tappe del progetto e ne dà testimonianza.
Il viaggio è cominciato in Sardegna, a Perdaxius, piccolo comune dell'ex area mineraria del Sulcis Iglesiente, e si è poi spostato inaspettatamente a Dakar. Rubbi ha deciso infatti di seguire fino in Senegal lo sviluppo di unprogetto di cooperazione internazionale nato nel Sulcis, promosso da Cherimus, associazione sarda, e Ker Thiossane, associazione senegalese. Il progetto si chiama Chadal, dal nome di un uccello migratore che vive in entrambe le regioni, e ha lo scopo di far incontrare musicisti sardi e senegalesi, creando un dialogo tra culturemusicali distanti e ricche di storia.
A conclusione di questa prima tappa l’artista ha prodotto un 33 giri in vinile con le musiche e i brani originali nati da questa collaborazione. Il disco sarà installato e ascoltato in un piccolo spazio di Palazzo Querini Stampalia ricavato tra una sala e il portone d'accesso al canale, un luogo dove è possibile sostare e trovare tracce e notizie del viaggio in corso.
“Uno spazio a misura di persona - così lo interpreta Matteo Rubbi - spalancato sull'esterno, una soglia esposta agli umori della meteorologia.”
Dopo la Sardegna, il Senegal e Venezia, Matteo Rubbi proseguirà nella provincia bergamasca, dove è nato e cresciuto.
Viaggio in Italia segna la fase conclusiva dell’8. Premio Furla, il premio italiano di eccellenza a sostegno dei giovani artisti contemporanei.
La realizzazione del progetto è stata finanziata dalla Fondazione Furla e sarà destinata alla fruizione pubblica attraverso la concessione in comodato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. L’artista avrà l’opportunità di realizzare una residenza itinerante negli Stati Uniti, con base all’Arizona State University Art Museum (Tempe, USA).
Fondazione Carisbo inoltre acquisirà per la sua collezione l’opera Domenica (Ingresso) realizzata da Matteo Rubbi per la mostra Pleure qui peut, rit qui veut, in cui hanno esposto i cinque artisti finalisti del Premio Furla 2011 (Bologna, Palazzo Pepoli Vecchio, 29 gennaio-6 febbraio 2011).
Matteo Rubbi, selezionato dai curatori Lorenzo Bruni e Carson Chan, è stato proclamato vincitore del 8. Premio Furla 2011 lo scorso 28 gennaio da una giuria internazionale composta da Christian Boltanski (artista padrino del Premio), Stefano Chiodi (storico e critico d’arte), Vít Havránek (direttore Tranzit Display Gallery di Praga) Jörg Heiser (critico e associate editor di Frieze) Miguel Von Hafe Pérez (direttore del CGAC Centro Galego de Arte Contemporáneo di Santiago de Compostela, Spagna).
Queste le motivazioni della scelta: “Per la sua capacità di interagire con lo spettatore e creare inedite relazioni tra lo spazio espositivo e lo spazio pubblico in uno spirito di generosa apertura. Il suo lavoro coinvolge differenti ambiti culturali in termini sia concettuali che materiali e rivela un acuto senso sperimentale: dall’invito rivolto ai passanti a sintonizzarsi sulla ritrasmissione dell’opera Intolleranza 1960 di Luigi Nono su Rai Radio Tre, al suo progetto di esplorazione dell’Italia minore tramite la stampa locale, nello spirito dei “viaggi in Italia” di Pasolini e di Ghirri e Celati.”
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