giovedì 12 marzo 2015

Cosmoartisticamente - Una Biennale dal grande respiro internazionale.



Sempre più globalizzata e ampia, la nuova edizione della Biennale, si conferma con uno sguardo che spazia alle diverse forme dell’arte, sia nel progetto di Okwui Enwezor “All the World’s Futures “ che presenta tantissimi artisti poco convenzionali, sia nelle partecipazioni nazionali, che quest’anno giungono al numero di 89 padiglioni nazionali sparsi un poco ovunque dagli storici Giardini, all’Arsenale al centro storico di Venezia.

Sono 5 i paesi presenti per la prima volta al grande evento: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Altri paesi partecipano quest’anno dopo una lunga assenza: Ecuador (1966, poi con l’IILA), Filippine (1964), Guatemala (1954, poi con l’IILA).

Anche quest’anno la Santa Sede parteciperà con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in quegli spazi che la Biennale ha restaurato per essere destinati a padiglioni durevoli.

Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee - sarà curato quest’anno da Vincenzo Trione.

La rassegna sarà inaugurata la prima settimana di Maggio e durerà fino al 22 Novembre.

Ma come sempre non finisce qui ci saranno anche 44 Eventi Collaterali ufficiali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.


Come sempre una grande messa d’arte, chissà che cosa rimarrà di tutto ciò, sicuramente si potrà spaziare in tutte le declinazioni del fare artistico. 

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