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sabato 30 aprile 2022

Padiglione Giappone

 Dumb Type, 2022, Installation view, Photo: Yuki Seli, ©Dumb Type, Courtesy of The Japan Foundation

Il Padiglione del Giappone alla 59. Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia, presenta la nuova opera “2022” di Dumb Type, un collettivo pionieristica impegnato principalmente in installazioni, opere video e performance in musei e teatri sia in Giappone che all'estero. 

Un lavoro alquanto complesso ma dal forte effetto estetico, molto suggestivo ma anche freddo emotivamente. 

 Dumb Type, 2022, Installation view, Photo: Yuki Seli, ©Dumb Type, Courtesy of The Japan Foundation

 Dumb Type, 2022, Installation view, Photo: Yuki Seli, ©Dumb Type, Courtesy of The Japan Foundation

giovedì 28 aprile 2022

Scienze umane alla Fondazione Prada

 
Immagine della mostra “Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada


"Human Brains" è il tema che dal 2018 la Fondazione Prada sta sviluppando in diverse forme tra cui la stupenda mostra che ha preso forma nei giorni scorsi presso la sede veneziana della fondazione, Ca’ Corner della Regina.


Immagine della mostra “Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada


Questo evento è il terzo capitolo e si intitola “It Begins with an Idea”, il curatore Udo Kittelmann, in collaborazione con Taryn Simon, ha allestito nei tre piani del palazzo, il risultato di una lunga e approfondita ricerca condotta con la Fondazione Prada e il comitato scientifico.


Immagine della mostra “Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada


Il risultato è un interessante percorso che partendo dal piano terra ci conduce all'ultimo con una serie di riflessioni e suggestioni sia scientifiche che estetiche. 

martedì 26 aprile 2022

Seshee Bopape e Diana Policarpo all'Ocean Space


Veduta della mostra “The Soul Expanding Ocean #3: Dineo Seshee Bopape. Ocean! What if no change is your desperate mission?”, Ocean Space, Venezia, 2022. Commissionata e prodotta da TBA21–Academy.
 

Gli spazi del  TBA21–Academy Ocean Space offrono in questa stagione due nuove progetti per il programma espositivo 2022: Ocean! What if no change is your desperate mission dell’artista sudafricana Dineo Seshee Bopape e Ciguatera dell’artista portoghese Diana Policarpo, nell’ambito del ciclo espositivo biennale The Soul Expanding Ocean a cura di Chus Martínez. 


Vista della mostra “The Soul Expanding Ocean #4: Diana Policarpo. Ciguatera”, Ocean Space, Venezia, 2022. Commissionata da TBA21–Academy. Coprodotta da TBA21–Academy e dal Centro de Arte Moderna Gulbenkian, in collaborazione con l’Instituto Gulbenkian Ciência.



Legati dal tema dell'Oceano raccontano storie di microrganismi e alghe che coesistono sin dagli inizi dell’evoluzione, rocce, voci, immagini in movimento come onde, la terra che conserva i ricordi e la sostanza delle azioni passate che hanno compromesso la vita in diversi modi.

Veduta della mostra “The Soul Expanding Ocean #3: Dineo Seshee Bopape. Ocean! What if no change is your desperate mission?”, Ocean Space, Venezia, 2022. Commissionata e prodotta da TBA21–Academy.


Vista della mostra “The Soul Expanding Ocean #4: Diana Policarpo. Ciguatera”, Ocean Space, Venezia, 2022. Commissionata da TBA21–Academy. Coprodotta da TBA21–Academy e dal Centro de Arte Moderna Gulbenkian, in collaborazione con l’Instituto Gulbenkian Ciência.

lunedì 25 aprile 2022

Latifa Echakhch al Padiglione Svizzera

Il Padiglione della Svizzera con le opere dell’artista Latifa Echakhch (El-Khnansa, 1974) attraverso il recupero di materiali attiva una riflessione fra momenti tradizionali e complessità contemporanee.



Installation view of The Concert by Latifa Echakhch, Swiss Pavilion at the 59th International Art Exhibition – La Biennale di Venezia, 2022. 
Courtesy the artist. Photo: Samuele Cherubini

domenica 24 aprile 2022

I premi della Biennale


 Ieri sono stati assegnati dalla Giuria della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Adrienne Edwards (USA), Presidente di Giuria, Lorenzo Giusti (Italia), Julieta González (Messico), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Camerun), Susanne Pfeffer (Germania),  i premi ufficiali:


Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:

GRAN BRETAGNA

Sonia Boyce: Feeling Her Way

Commissario: Emma Dexter, British Council;

Curatore: Emma Ridgway; Espositore: Sonia Boyce

Sede: Giardini


Due menzioni speciali attribuite alle Partecipazioni Nazionali:


FRANCIA

Les rêves n’ont pas de titre / Dreams have no titles

Commissario: Institut Francais with the Ministry for Europe and Foreign Affairs and Ministry of Culture

Curatori: Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath

Espositore: Zineb Sedira

Sede: Giardini


UGANDA***

(***nuova partecipazione)

RADIANCE: They dream In Time

Commissario: Naumo Juliana Akoryo

Curatore: Shaheen Merali

Espositori: Acaye Kerunen and Collin Sekajugo

Sede: Palazzo Palumbo Fossati San Marco 2597


 Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:

Simone Leigh

(1967, Chicago, USA. Vive a New York City, USA)


 

Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:

Ali Cherri

(1976, Beirut, Libano. Vive a Parigi, Francia)


 

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti:

Lynn Hershman Leeson

(1941, Cleveland, USA. Vive a San Francisco, USA)

e

Shuvinai Ashoona

(1961, Kinngait. Vive a Kinngait, Nunavut)


 La cerimonia di premiazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte è avvenuta oggi 23 aprile 2022 a Ca’ Giustinian. Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto, ha attribuito inoltre, su proposta della Curatrice della 59. Esposizione Cecilia Alemani, due Leoni d’Oro alla carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e all’artista cilena Cecilia Vicuña.


LE MOTIVAZIONI

I premi della Giuria internazionale sono assegnati con le seguenti motivazioni:

Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna: Sonia Boyce propone un'altra lettura delle storie attraverso il suono. Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste inascoltate. Boyce propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione. Vengono poste importanti questioni di prova in opposizione alla perfetta sintonia, così come le relazioni tra le voci in forma di coro, a distanza e in diversi punti della mostra.


 


2 menzioni speciali come Partecipazioni Nazionali a:

Francia: come riconoscimento e gratitudine per lo scambio di idee e la solidarietà, come l’idea di costruire comunità nella diaspora. Per aver esaminato la complessa storia del cinema oltre l'occidente e le molteplici storie di resistenza nel suo lavoro.


Uganda: come riconoscimento della loro visione, ambizione e impegno al servizio degli artisti che lavorano nel loro paese. Utilizzando materiali scultorei rivestiti di rafia Acaye Kerunen propone la sostenibilità come pratica e non solo come politica o mera astrazione.


 Leone d’Oro per il miglior artista alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a Simone Leigh: per la monumentale scultura all’ingresso dell'Arsenale, rigorosamente ricercata, realizzata con virtuosismo, potentemente suggestiva che, insieme a Belkis Ayón, ha fornito un’avvincente apertura alle  idee, sensibilità e proposte di cui è costellato e animato Il latte dei sogni.


Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a Ali Cherri: per una presentazione interdisciplinare e stratificata che porta la meditazione su terra, fuoco e acqua da una prospettiva costruttiva a una dimensione mitologica, rispecchiando la mostra stessa Il latte dei sogni nel suo aprirsi ad altre narrazioni che si discostano dalla logica del progresso e della ragione.


 Due sono le menzioni speciali attribuite quest’anno ai partecipanti:

Shuvinai Ashoona rivela nei suoi disegni e dipinti la profondità delle cosmogonie indigene Inuk. Un'esistenza in cui le specie sono interdipendenti l'una dall'altra, senza la mediazione della colonialità del potere della specie umana. Riconoscendo le violenze dell'impresa coloniale, Ashoona, nel suo lavoro propone la possibilità di sfuggire a una via senza uscita ascoltando con attenzione e profondità la saggezza degli indigeni.

Lynn Hershman Leeson: Per aver indicizzato le questioni cibernetiche che attraversano le mostre in modo illuminante e potente, in un atteggiamento che risale anche a momenti visionari della sua stessa pratica che prevedeva l'influenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana. 

Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo alla Querini Stampalia

 
‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Ollie Hammick)

Eccoci alla Fondazione Querini Stampalia, che in collaborazione con White Cube, portano l’artista l’artista danese-vietnamita Danh Vo, con la curatela di Chiara Bertola.

L’artista ha selezionato delle sue opere, accompagnate da quelle dello scultore statunitense di origini giapponesi Isamu Noguchi e del pittore coreano Park Seo-Bo, instaurando un complesso dialogo tra di loro all’interno degli spazi di questo straordinario edificio.

La storia della Fondazione Querini Stampalia è anche quella della nobile famiglia veneziana, i Querini, che vissero in questo palazzo per generazioni, accumulando una vasta raccolta di oggetti, libri e opere d’arte. Questa collezione è messa a disposizione di tutti con la nascita della Fondazione nel 1869. Il complesso impianto architettonico spalanca continue finestre sul tempo. Ogni piano segnala una nuova epoca nella quale si sono iscritti, sovrapposti o cancellati i diversi momenti della storia della famiglia e dell’istituzione. Lo spazio, audace e umile a un tempo, è un’esperienza labirintica che mostra gli esuberi, gli eccessi, le sovrapposizioni, con gesti minimali o grandiosi, delle generazioni che vi si sono susseguite.

‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Francesco Allegretto)


Chi meglio di Danh Vo poteva varcare quella soglia? In quanto artista Vo è capace di far germinare nuova vita dalla nebbia della memoria e dal peso della storia. Il suo lavoro con gli oggetti e con gli spazi architettonici rivela una sensibilità verso il tempo in quanto elemento connesso con ognuno di noi. Vo riutilizza costantemente il proprio lavoro, immettendo i progetti passati in nuovi ambienti e significati e alterando la percezione del visitatore. L’arte di Vo, assieme alla storia, si inscrive all’interno di spazi e culture distinte, realizzando una difficile danza con la bellezza e il potere.

Il “significato” non è una qualità dell’oggetto, è qualcosa che gli diamo noi. Ciascuno di noi guarda alle cose in modi diversi a seconda del proprio bagaglio, di quel che porta con sé. Così si crea la tensione tra gli oggetti ma anche tra le persone e gli ambienti.
– Danh Vo



‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Ollie Hammick)



‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Ollie Hammick)

‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Ollie Hammick)

‘Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo’, Fondazione Querini Stampalia, Venice 20 April – 27 November 2022. 
© the artist. Photo © White Cube (Ollie Hammick)

Fondazione Querini Stampalia
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252
www.querinistampalia.org

sabato 23 aprile 2022

Sonia Boyce al Padiglione Gran Bretagna

The British Pavilion, 2022 – Image Credit – Cristiano Corte © British Council

 Iniziamo ad esplorare alcuni padiglioni, eccoci a quello della Gran Bretagna col lavoro di Sonia Boyce, che modula la sua attenzione su alcuni aspetti musicali, suoni jazz, sviluppati dalla cultura afro-americana. Il progetto si intitola "Feeling Her Way" e la musica interagiscono con le tipiche carte da parati a tassellatura di Boyce e le strutture geometriche 3-D dorate, che portano il pubblico nell'opera attraverso le loro superfici altamente riflettenti. Le stanze del padiglione sono piene di suoni – a volte armoniosi, a volte contrastanti – che incarnano sentimenti di libertà, potere e vulnerabilità.

Room 6 in the British Pavilion featuring performer Tanita Tikaram, 2022 - Image Credit – Cristiano Corte © British Council

Room 4 in the British Pavilion featuring the Devotional Collection - 2022 - Image Credit – Cristiano Corte © British Council

venerdì 22 aprile 2022

Padiglione Italia con Gian Maria Tosatti



 Il Padiglione Italia alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia porta il titolo "Storia della Notte e Destino delle Comete" ed è stato ideato da Gian Maria Tosatti con la curatela di Eugenio Viola. 



Nel complesso l'opera è stimolante ma come già successo altre volte cupa (lo spazio ha una sua aurea che pesa troppo sulle opere), un'intensità emotiva che l'artista ha saputo però usare a suo favore, producendo una certa melanconia che rappresenta bene un paese che continua a guardare al passato senza progettare futuri. 


mercoledì 20 aprile 2022

Attimi dalla Biennale di Venezia

 A pelle la prima impressione e che c'è molta terra in questa Biennale, una sensazione di primordiale, stanca e addolorata.

Sono tempi complessi e le emozioni artistiche manifestano questo disagio, questo umanità che rimane legata alle energie (belle e brutte) dei primordi pare manifestarsi in diverse aree.

La predominanza femminile mette poi in risalto una forte fisicità, una percezione di presenza, di identità allargata. 


















giovedì 14 aprile 2022

L'Espace Louis Vuitton Venezia ospita Katharina Grosse

 


Fra i tanti Eventi Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia vi segnaliamo quello dell'Espace Louis Vuitton Venezia con il lavoro di Katharina Grosse. Si tratta di una nuova installazione dal titolo "Apollo, Apollo".

L'artista tedesca Katharina Grosse. Come Evento Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia, questa presentazione è stato prodotto nell'ambito del programma “Hors-les-murs” della Fondation Louis Vuitton, che si svolge presso gli Espaces Louis Vuitton a Tokyo, Monaco, Venezia, Pechino, Seoul e Osaka, realizzando l'impegno della Fondation a realizzare progetti internazionali e renderli accessibili a un pubblico più ampio.

Nata in Germania nel 1961, Katharina Grosse si è sforzata dalla fine degli anni '90 di fare la sua pratica pittorica molto personale come un potente strumento di contributo per trasformare il mondo. Le sue opere espansive spesso spettacolari esplorano le potenzialità della pittura, ben oltre i confini di una cornice o di una tela, abbracciando pavimenti, pareti, soffitti, oggetti o interi paesaggi per creare siti pittorici multidimensionali. Tutte le sue installazioni immergono i visitatori in un mare di colori che sfida e sconvolge i loro sensi e fisici percezioni.

Nel 2013, Grosse ha iniziato ad ampliare la sua portata artistica stampando fotografie su tessuti, come poliestere e seta. In una dinamica dialogo con l'architettura, le sue stampe in formato murale – come si è visto al museo d'arte cinese chi K11 di Shanghai (2018) o, più recentemente, al HAM Helsinki Art Museum (2021) in Finlandia – una mostra con immagini relative alla sua pratica pittorica, come le foto dei suoi dipinti, viste in studio o le sue mani imbevute di vernice.

Da maggio di quest'anno, il suo lavoro sarà esposto nella mostra La Couleur en fugue alla Fondation Louis Vuitton a Parigi; e questo autunno,  in locale sarà installata l'opera originale commissionata dalla Fondation in dialogo con l'architettura di Frank Gehry.

Creato appositamente per l'Espace Louis Vuitton Venezia, in un ambiente nero che copre in gran parte il pavimento e il muro, Apollo, Apollo presenta un'immagine compositiva delle mani dell'artista stampata su un tessuto a rete metallica, raffigurante un momento in cui i confini tra di loro il corpo dell'artista e la materia colorata si confondono nell'atto di creare. Nelle parole di Katharina Grosse: “L'immagine è scelta una serie di fotografie che mostrano situazioni o azioni, legate in un modo o nell'altro alla mia pratica pittorica. […] Oscilla tra superficie, trama, immagine e oggetto, ordine e disordine, distruzione e creazione, tensione e rilascio, movimento forzato e libero.“

Nel contesto e nel mondo fantasioso veneziano – tessuti Fortuny, mosaici in terrazzo, acqua onnipresente e riflessi – il metallico fluidità e intensità cromatica di Apollo, Apollo (titolo che funge da mantra con connotazioni polisemiche e condensa e combina mitologia con la conquista dello spazio) assumono qui una risonanza speciale. La superficie riflette i movimenti dei visitatori e contribuisce a la quintessenza dell'effetto specchio veneziano. Apollo, Apollo fonde il trasparente con l'opaco, lasciando filtrare la luce, creando un porta a un mondo onirico in cui i visitatori mettono in discussione le proprie percezioni della realtà e dell'illusione.

A proposito dell'artista

Katharina Grosse è nata nel 1961 a Friburgo in Brisgovia, in Germania. Vive e lavora a Berlino e in Nuova Zelanda. Da alla fine degli anni '90 rinnova il mezzo pittorico intervenendo direttamente sull'architettura delle istituzioni che darle il benvenuto, facendo della pistola a spruzzo il suo strumento preferito. Più recentemente ha sviluppato ulteriormente le sue opere dipingendo su espansivo tende o stampa immagini fotografiche su fogli di stoffa molto grandi in una mise en abîme della sua pratica.

Le sue opere sono in particolare presenti nelle collezioni del Centre Pompidou, Parigi; il Museum of Modern Art, New York, USA; il Museo Pérez, Miami, Florida – USA; il Kunsthaus di Zurigo, Svizzera; la Kunstsammlung NRW, Düsseldorf, Germania; il Lenbachhaus, Monaco di Baviera, Germania; il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Italia.

Le sue recenti mostre istituzionali e dipinti in loco includono psychylustro per il Philadelphia Mural Arts Program, Pennsylvania, Stati Uniti (2014); sì no perché più tardi al Garage Museum of Contemporary Art, Mosca, Russia (2015); Tromba senza titolo per la 56a Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia, Italia (2015); Rockaway per Rockaway del MoMA PS1! programma a Fort Tilden, New York, Stati Uniti (2016); Asphalt Air and Hair alla ARoS Triennial, Aarhus, Danimarca (2017); Questo ha spinto mia madre su per il muro South London Gallery, Regno Unito (2017); Il cavallo trottò un altro paio di metri, poi si fermò a Carriageworks, Sydney, Australia (2018); Meraviglia alla National Gallery.


Espace Louis Vuitton Venezia
Calle del Ridotto 1353
+39 02 00 660 88 88
info_espace.it@louisvuitton.com
#EspaceLV
#FondationLouis Vuitton

martedì 5 aprile 2022

MUVE contemporano 2022

 


Con Anselm Kiefer a Palazzo Ducale e Afro Basaldella e Raqib Shaw nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca' Pesaro anche la quinta edizione della rassegna della Fondazione MUVE connette l'arte contemporanea alle sedi e collezioni museali in laguna e in terraferma.

Con Anselm Kiefer l'arte contemporanea entra a Palazzo Ducale, per l'esposizione che sarà fulcro della quinta edizione di MUVE Contemporaneo, rassegna biennale della Fondazione Musei Civici di Venezia che ha come cifra la riflessione sulla relazione dell'arte dell'oggi con i musei. Il ciclo di dipinti di Anselm Kiefer, creati appositamente per Palazzo Ducale nel corso del 2020 e 2021, si dispiega nello spazio e nella magnificenza della Sala dello Scrutinio, in serrato confronto con le trentatré tele monumentali del soffitto e con la valenza eroica dell’intero ciclo decorativo del Palazzo, a sottolineare il ruolo dell'arte contemporanea nella riflessione su temi universali, che trascende Venezia per aprirsi a visioni filosofiche attuali.

Nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca' Pesaro con MUVE Contemporaneo si entra per Afro 1950-1970 Dall'Italia all'America e ritorno/ From Italy to America and back riscoprendo uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento. L’America fu per Afro Basaldella un grande campo di prova e di incontro con la compagine della scuola di New York, Pollock, De Kooning, Gorky. Con quarantacinque capolavori, in arrivo da collezioni e musei internazionali, si rende omaggio
a un autore ben rappresentato anche nelle collezioni di Ca' Pesaro, esplorando la relazione che negli anni Cinquanta si è instaurata tra l’arte italiana e quella statunitense dell’espressionismo astratto e dell’action painting. In collaborazione con Fondazione Archivio Afro.

Sempre nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna, nelle sale Dom Perignon, MUVE Contemporaneo presenta inoltre Raqib Shaw. Palazzo della memoria, esposizione di opere dell'artista proveniente dalla regione indiana del Kashmir e residente a Londra, in un’esposizione curata da Norman Rosenthal. Le opere di Raqib Shaw si collocano in un progetto site specific nelle sale di Ca' Pesaro con luminosi richiami alla tradizione pittorica italiana e veneziana, con ispirazioni da Tintoretto, Giorgione, Pannini e altri. Ancora a Ca' Pesaro nel percorso museale permanente si colloca anche una piccola ma preziosa ricognizione della pittura di Bice Lazzari, nel periodo di passaggio dall’informale al minimalismo astratto fra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta.

Dedicata alla vocazione e all’interesse di Palazzo Mocenigo per il profumo, Es-senze presenta un gruppo di artisti protagonisti della stagione creativa tra la nascita del nuovo millennio e oggi. Una generazione di autori giovani, significativi esponenti della scena creativa contemporanea internazionale che individuano nel profumo e nell’olfatto i motivi di ispirazione per le loro creazioni, autori diversi per cultura e sintassi ma associati da un comune orientamento che li induce a esplorare, ciascuno a proprio modo, una dimensione creativa alternativa a quelle consuete. Gli artisti in mostra sono: Mircea Cantor, Mateusz Chorobski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub, Nico Vascellari, Luca Vitone.

Al Museo Correr nella Sala delle Quattro Porte Huong Dodinh porta con Ascension la sua opera nell'ambiente dominato nell'imponente scultura lignea della Madonna della Misericordia assunta come presenza-guida dall'artista coreana. Quattordici grandi opere, sostenute da altrettanti pannelli alti e affusolati che, come candele, guidano attraverso l'atmosfera mistica che aleggia e invitano i visitatori a condividere la percezione che l'artista ha del mondo e le sue emozioni più intime.

Nel Museo del Vetro a Murano è in corso l'esposizione Silicon Dioxide che ripercorre le tappe più significative del percorso dello scultore inglese Tony Cragg, a partire dagli assemblages, storici lavori di grandi dimensioni dove vengono accostati e sovrapposti gruppi di oggetti. Accanto a questi importanti pezzi del passato trovano posto diverse opere più recenti, alcune appena ultimate, che manifestano una nuova curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, con espressivi avvitamenti, il percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro. L’allestimento, inoltre, è arricchito da una serie di disegni, stampe e acquerelli che aiutano ad immergersi nell’universo creativo dell’artista. Mostra curata da Berengo Studio in collaborazione con i Musei Civici di Venezia.

Dalle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca' Pesaro arrivano le opere in
mostra al Centro Culturale Candiani di Mestre con Punto, linea e superficie. Kandinsky e le avanguardie, esposizione che fa un percorso a ritroso nella contemporaneità fino alle origini
dell'astrazione. Lo straordinario percorso artistico del Novecento è narrato affiancando all'artista russo opere di Paul Klee, Lyonel Feininger, Enrico Prampolini, Luigi Veronesi, Alexander Calder, Joan Miró, Antoni Tàpies, Max Ernst, Jean Arp, Karel Appel, Mario Deluigi, Ben Nicholson, Tancredi, Mark Tobey e, Emilio Vedova, con una sezione di sculture di Mirko Basaldella, Eduardo Chillida, Bruno De Toffoli, Julia Mangold, Luciano Minguzzi e Richard Nonas. L'esposizione è attualmente allestita nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone .