Accolti in
quest’armoniosa lama che incide sul mare, colpita dai continui riflessi
storici, entriamo in una selezione di opere proposta dai curatori, Caroline
Bourgeois e Michael Govan, che sono particolarmente emozionanti.
L’immersione si
articola dal 1960 al presente, con ottanta opere, traccianti un percorso
illuminato dai riverberi esterni di luce, in dialogo con i giochi di barlumi
interiori proposti in forma d’arte.
Bagliori d’idee
che dall’opera Sherrie Levine scendono attraversati nell’esoterismo di James
Lee Byars, fino a giungere alla vasta pittura di Zeng Fanzhi, le cui
interconnessioni di colori accompagnano i nostri pensieri alle reti di
esperienze.
Forse le stesse
vibrazioni che in Giappone producevano l’azione del gruppo Mono-Ha mentre in
Italia nasceva l’Arte Povera.
Misteriosi
sentieri delle coincidenze.
Rinfrescati un
attimo dalla leggerezza dei cristallini tondi di Roni Horn, sviluppiamo nuove
profondità con l’opera di Piero Manzoni, ma sono tanti altri i lavori che
producono sensazioni e pensieri, un dialogo di materiali che tentano la
trasformazione alchemica del nostro percepire.
Punta della
Dogana (possibile biglietto accumulativo con Palazzo Grassi)
Aperto tutti i
giorni dalle ore 10 alle ore 19 tranne martedì
Chiusura delle
biglietterie alle ore 18
Giorni di
chiusura: 25 dicembre
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