Il Museo Correr ospita
nella Sala delle Quattro Porte il recente lavoro di Chiara Dynys, “Sabra Beauty
Everywhere”, che trasforma in forma di icone una serie di fotografie documentative
del complesso problema dei campi di Sabrae Shatila, alquanto bruttini e mal
proposti in un contesto che non tiene conto del senso storico della pittura
presente ma che cerca il solito escamotage del problema sociale per non fare
arte ma possibile sensibilizzazione.
Personalmente non penso che
un artista ancora oggi debba agire in questo modo, oramai queste azioni
“artistiche” sono datate e penso assolutamente inutile, anzi rischiano di
essere una semplice occasione per trovare visibilità autoreferenziale.
Nessun commento:
Posta un commento