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martedì 28 gennaio 2020

Latifa Echakhch per la Svizzera



Latifa Echakhch, Photo: Pro Helvetia/KEYSTONE/Christian Beutler

Questo inizio di anno vede una serie di annunci sui nominativi dei prossimi artisti delle Biennale di Arti Visive, oggi quello del Padiglione Svizzerò che vedrà l'intervento di Latifa Echakhch.


Comunicato stampa della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia 28.01.2020

 Latifa Echakhch al Padiglione svizzero della Biennale Arte 2021 Su proposta di una giuria, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ha affidato l’allestimento del Padiglione svizzero alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia a Latifa Echakhch. L’artista di origini francomarocchine, che vive a Fully in Vallese, da diversi anni è una figura di primo piano dell’arte contemporanea internazionale. La giuria per la Biennale di Pro Helvetia, presieduta da Laurence Bonvin, ha invitato sei artisti a presentare un progetto artistico per l’esposizione al Padiglione svizzero nel 2021. La proposta di Latifa Echakhch ha raccolto il consenso unanime dei membri della giuria ed è stata quindi raccomandata alla Direzione della Fondazione, che ha accolto il preavviso positivo della giuria. 

L’artista ha invitato il curatore Francesco Stocchi e il percussionista Alexandre Babel ad affiancarla nella realizzazione del progetto espositivo. Insieme prevedono di offrire ai visitatori della Biennale un’esperienza ritmata di effetti visivi, spaziali e sonori. 

Cenni biografici sull’artista e il suo team: Nata in Marocco, Latifa Echakhch (*1974) vive e lavora a Fully (Svizzera) dal 2012. Diplomatasi alla Scuola nazionale superiore d’arte di Cergy-Pontoise e alla Scuola nazionale di belle arti di Lione, è rappresentata dalle gallerie kamel mennour (Parigi/Londra), kaufmann repetto (Milano/New York), Dvir Gallery (Tel-Aviv) e Metro Pictures (New York). Ha partecipato all’esposizione principale della Biennale di Venezia nel 2011 e si è aggiudicata il premio Marcel-Duchamp nel 2013 e lo Zurich Art Prize nel 2015. 

Grazie alle sue installazioni interdisciplinari, l’artista è riconosciuta per l’equilibrio, tra forza e fragilità, del suo linguaggio visivo, che comprende elementi surrealisti e concettuali, nonché per l’importanza dei simboli, che lei stessa coniuga tra «politica e poesia». 

Alexandre Babel (*1980, Ginevra), artista, compositore e musicista svizzero attivo a Berlino, è primo percussionista dell’ensemble KNM di Berlino, direttore artistico di Eklekto e cofondatore del collettivo Radial. Francesco Stocchi (*1975, Roma), curatore e critico d’arte italiano, ha lavorato a lungo a Roma e Vienna prima di entrare a far parte del team curatoriale del museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam nel 2011.


Giuria per il Padiglione svizzero alla Biennale Arte 2021: • Laurence Bonvin, artista, Ginevra e Berlino • Riccardo Lisi, critico d’arte e curatore a la rada - spazio per l'arte contemporanea, Locarno • Federica Martini, storica dell’arte, curatrice e docente all’École de design et Haute école d'art du Valais (édhéa), Sierre • Yvette Mutumba, storica dell’arte, curatrice e redattrice della rivista d’arte Contemporary And, Berlino • Rein Wolfs, direttore dello Stedelijk Museum, Amsterdam 

Maggiori informazioni sulla partecipazione svizzera alle Biennali di Venezia sono disponibili su: www.biennials.ch

Un successo e un futuro al Padiglione Italia



La mostra Né altra Né questa: La sfida al Labirinto, curata da Milovan Farronato, per il Padiglione Italia della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, che riuniva le opere di Enrico David, Chiara Fumai, Liliana Moro si è conclusa domenica 24 novembre 2019 in un clima di grande soddisfazione degli organizzatori, sia in termini di affluenza che di critica. 

Per la sua realizzazione, il Padiglione Italia ha potuto contare sul contributo messo a disposizione dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e da un grande numero di sostenitori privati che hanno accordato piena fiducia al progetto: dai main sponsor Gucci e FPT Industrial, al main donor Nicoletta Fiorucci Russo; dagli sponsor tecnici Gemmo, C&C Milano, Select Aperitivo, sino a tutti gli altri donor che hanno gentilmente offerto il loro supporto: Spada Partners, Beatrice Bulgari per In Between Art Film, Mario Nuciforo per Gluck50, Martin Hatebur e Peter Handschin, Luigi Maramotti, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Andrea Zegna, Oliver e Mala Haarmann, Rika e Dirk Hamann, Berlin, Maja Hoffmann, Studio Legale Giuseppe Iannaccone e Associati, Emmy e Danny Lipschutz Tawil, Frances Reynolds per Instituto Inclusartiz, Muriel e Freddy Salem, Andrea e Francesca Viliani con Gino e Antonella Viliani, Fabio Cherstich, Nadia e Rajeeb Samdani, Antonio e Carla Sersale. 

Per quanto riguarda l’attuazione del progetto, tutta la gratitudine va alla struttura della Biennale che vi ha provveduto con la consueta professionalità. La gestione oculata del budget a disposizione ha permesso di dare forma a un Padiglione Italia ambizioso, curato in ogni suo singolo dettaglio, trasformandolo in una struttura labirintica, grazie alla quale i profili architettonici originali dello spazio apparivano completamente mascherati. Il dispositivo espositivo così concepito permetteva, negli intenti del curatore, di risaltare al massimo le opere degli artisti invitati e far coesistere più mostre nello stesso momento, accessibili tramite percorsi molteplici.

Nonostante questo importante sforzo allestitivo, è stato altresì possibile l’accantonamento di risorse per il considerevole importo di 120.000 €.

Il curatore Milovan Farronato ha chiesto che l’intera somma sia destinata all’apporto di migliorie alla struttura dello stesso Padiglione Italia all’Arsenale e la Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana e la Biennale hanno accolto il suo invito con grande apprezzamento 

Milovan Farronato ha così commentato la sua decisione: «sono molto felice di annunciare che il Padiglione Italia alla Biennale Arte 2019 non rimarrà solo un episodio iscritto nella storia della partecipazione del nostro Paese a questa illustre rassegna internazionale, ma la sua eredità contribuirà alla crescita dell’Istituzione, fondamentale e imprescindibile per lo sviluppo delle arti e delle culture contemporanee.»   

lunedì 27 gennaio 2020

Roberto Cicutto nuovo direttore della Biennale di Venezia




Si conclude il prossimo 28 Febbraio l'era di Paolo Baratta, un tempo molto luminoso, e si apre una nuova era, quella di Roberto Cicutto, nominato oggi presidente de La Biennale di Venezia, come comunica il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Si tratta di una figura di alto profilo, soprattutto nel settore cinema, che si spera dare continuità e crescita alla lunga rinascita che il corso Baratta ha realizzato.


CS

“Sarà il veneziano Roberto Cicutto il nuovo presidente de La Biennale di Venezia”. Lo comunica il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini che ha avviato questa mattina la procedura di nomina. “Una candidatura prestigiosa per una delle più importanti istituzioni culturali italiane” ha commentato Franceschini augurando “buon lavoro a Cicutto per questa nuova fantastica sfida”. “Negli ultimi anni – ha sottolineato il ministro - la Biennale ha vissuto un processo di rinnovamento in tutti i settori di attività e ha incrementato la sua già notevole fama sulla scena internazionale. Questo è stato possibile grazie al prezioso lavoro di Paolo Baratta e della sua squadra che ringrazio. Sono certo che Baratta, con la sua autorevolezza, continuerà a impegnarsi per La Biennale”, ha concluso Franceschini.
 
Roberto Cicutto, classe 1948, nasce e vive a Venezia che lascia dopo aver conseguito la maturità classica al noto liceo Marco Polo. Si trasferisce successivamente a Roma dove intraprende la carriera cinematografica. Fonda nel 1978 la società di produzione Aura Film, con cui vince, dieci anni dopo, nel 1988, il Leone d’oro a Venezia per ‘La leggenda del santo bevitore’ con la regia di Ermanno Olmi. Nel 1984 costituisce la società Mikado Film, con cui ha distribuito e prodotto film dei più rappresentativi registi italiani e stranieri. Nel 1993 con Angelo Barbagallo, Nanni Moretti e Luigi Musini fonda la Sacher Distribuzione; è stato inoltre partner di Ermanno Olmi nella società di produzione Cinemaundici. Nel 1994, in occasione del centenario della nascita del cinema, viene insignito dal Presidente della Repubblica Commendatore con altre personalità del cinema. Nel 2009 è Direttore del Mercato Internazionale del Film. Per alcuni anni è membro del Consiglio di Ace (Atelier du Cinéma Européen), EFA (Euyropean Film Academy) e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2009 ricopre la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Istituto Luce-Cinecittà srl.

venerdì 24 gennaio 2020

Zineb Sedira per la Francia



Sarà l'artista franco-algerina Zineb Sedira che rappresenterà la Francia alla prossima Biennale di Venezia nel 2021.


lunedì 20 gennaio 2020

Stan Douglas per il Canada


Sarà l'artista Stan Douglas a rappresentante  il Canada alla prossima Biennale di Venezia nel 2021.  

L'artista di Vancouver è sostenuto dalle gallerie Victoria Miro e David Zwirner, con il coordinamento con la National Gallery of Canada.

venerdì 10 gennaio 2020

Cecilia Alemani curerà la prossima Biennale di Venezia



E' giunto oggi il comunicato ufficiale delle Biennale di Venezia che ha nominato come curatrice della prossima Biennale di Arti Visive, la 59ma, Cecilia Alemani, a cui vanno i nostri più sinceri auguri. 

CS


Venezia, 10 gennaio 2020 - Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, nella riunione di questa mattina ha assunto le seguenti decisioni:

-                     ritenuta non più procrastinabile l’attribuzione dell’incarico di Direttore del Settore Arti Visive per l’immediato avvio della progettazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte 2021 (negli anni precedenti l’incarico veniva dato poco dopo la chiusura della precedente edizione), ha nominato Direttore del Settore Arti Visive, con l’incarico della progettazione e cura della prossima 59. Esposizione, Cecilia Alemani, curatrice con all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato costruito su una ferrovia abbandonata di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017. In occasione della nomina, Cecilia Alemani ha dichiarato: “È un grandissimo onore poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo. Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società.”

-  ha confermato per il 2020 il M.o Ivan Fedele quale Direttore del Settore Musica

- ha approvato un nuovo programma della sezione “Venezia Classici” del Settore Cinema, che prevede quale attività permanente la realizzazione, nel periodo primaverile, di rassegne di film classici restaurati, quale estensione di “Venezia Classici”, sezione che sempre più ha qualificato negli ultimi anni la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

-  ha preso atto della circostanza che a partire dal 13 gennaio p.v. (data di scadenza del mandato dell’attuale Cda) decorrerà il periodo di “prorogatio”, secondo le norme in vigore, durante il quale potranno essere assunti solo provvedimenti di ordinaria amministrazione o urgenti e indifferibili; in questo quadro, sarà accelerata la predisposizione del bilancio consuntivo del 2019, già ampiamente esaminato dal Cda nella forma di preconsuntivo, che prevede risultati positivi. La relazione che accompagnerà il bilancio conterrà anche una ricognizione degli sviluppi intervenuti dal 2008 a oggi, con confronti anche rispetto alla situazione precedente il 1998, anno in cui fu adottata la riforma della quale la Biennale ha potuto giovarsi nel suo percorso di profondo rinnovamento

-  il Presidente e il Consiglio, a conclusione del mandato, sottolineano che per il futuro è assicurata una consistente dotazione di riserve economiche e continuità dell’attività, nel pieno rispetto dello spirito e della lettera dello Statuto.