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giovedì 26 marzo 2009

Spagna


Andando ora negli storici Giardini incontriamo entrando alla nostra sinistra il primo padiglione, quello della Spagna, che è presente alla Biennale dal 1895, che per questa edizione presenterà Miquel Barceló, che dopo le grandi polemiche suscitate dal suo intervento per la sede dell’Onu a Ginevra, più per la gestione dei fondi usati che per il suo operato. Torna alla ribalta con un intervento di cui per ora non è stato fornito nessuna informazione. Di lui sappiamo che nasce l’8 gennaio 1957 a Felanitx sull’isola di Maiorca. Il suo approccio è prima alla pittura astratta per poi trasformala con elementi multi-materici. Ha frequenta Jaon Mirò alla fine degli anni 70. Con l’esposizione collettiva Otras figuraciones organizzata a Madrid alla Fundación “la Caixa” dalla curatrice spagnola Maria de Corral, conosce Rudi Fuchs. Quest’ultimo è designato direttore artistico di Documenta 7, e l’anno successivo invita l’artista a prendere parte alla prestigiosa rassegna di Kassel aprendogli così, a soli venticinque anni, le porte del firmamento dell’arte internazionale. Entra in rapporto con la galleria Yvon Lambert e poi con Bruno Bischofberger. Commissario di questo padiglione: Enrique Juncosa.

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