La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia è sempre in dinamico fermento, mentre si sono completati i lavori di ampliamento dei suoi spazi con una nuova area ristoro, che ha permesso il recupero di nuovi spazi espositivi, proseguono le interessanti mostre temporanee.
Fino al 10 Settembre gli spazi accolgono una piacevole mostra su Mark Tobey (Centerville, Wisconsin 1890 - Basilea 1976), organizzata con la Addison Gallery of American Art, Phillips Academy, Andover a Massachusetts USA e il supporto della Lavazza.
La mostra strutturata propone una didattica retrospettiva che segue le trasformazioni espressive dell’artista, mutata da una pittura intensa all’invenzione della “scrittura bianca”, dopo diversi viaggi in oriente, antesigna della pittura segnica.
Il piacevole percorso mette in luce alcuni degli aspetti più caratteristici del suo intrigante lavoro, che venne recepito in maniera contradittoria e complessa sia negli Stati Uniti che all’estero.
Curata dalla studiosa Debra Bricker Balken, l’esposizione presenta un’ottantina di opere, prodotte a partire dalla fine degli anni '20 fino agli ultimi lavori degli anni ’70 e accompagnata da un catalogo pubblicato in italiano e in inglese.
Nella vicina Project Rooms è proposta una piccola e interessante mostra sulla pittura della surrealista danese Rita Kernn-Larsen (1904–1998), attiva nella Parigi degli anni trenta.
Mark Tobey. Luce filante
6 maggio – 10 settembre 2017
Fotografie di Lucia Polano
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