Dopo Bruno Ceccobelli, Mimmo Rotella, Fabrizio Plessi, Gaetano Pesce, Luca Buvoli, Arcangelo, Irene Andessner, Fausto Gilberti, Botto&Bruno, Marco Tirelli, Pietro Ruffo, Omar Galliani, Qiu Zhijie, è il ravennate Yuri Ancarani l’artista scelto da Caffè Florian per l'edizione 2017 di Temporanea – Le Realtà Possibili del Caffè Florian.
In concomitanza con la Biennale Arte 2017, dall’11 maggio fino al 10 settembre, il regista presenterà la sua nuova video installazione site specific dal titolo “Rio Grande” nella storica Sala delle Stagioni del Caffè di Piazza San Marco.
Girato poche settimane fa al confine tra Texas e Messico, «Rio Grande rappresenta l'idea di un confine che a volte non c'è», tema di strettissima attualità.
Per Ancarani, nato nel 1972, è un ritorno a Venezia, dopo aver preso parte alla Biennale Arte 2013 di Massimiliano Gioni. I suoi lavori di video artista e film maker nascono da una continua commistione tra il cinema documentario e l'arte contemporanea e volgono lo sguardo verso una ricerca tesa a esplorare regioni poco visibili e percepite del quotidiano, in cui Ancarani si addentra in prima persona.
I lavori di Yuri Ancarani sono stati presentati in numerose mostre e musei nazionali e internazionali, tra cui: 16. Quadriennale d’Arte - Altri tempi, altri miti (Roma) (2016/17); 55. Esposizione d'Arte Internazionale, Il Palazzo Enciclopedico, La Biennale di Venezia (Venezia); Fondazione Sandretto, Re Rebaudengo (Torino); MAXXI, Museo Nazionale delle, Arti del XXI secolo (Roma); AMACI, Museo del Novecento (Milano); Hammer Museum (Los Angeles, California); R. Solomon Guggenheim Museum (New York, USA).
Ancarani ha inoltre ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui: Premio speciale della giuria CINÉ+ Cineasti del presente, 69° Locarno Film Festival (Locarno, Svizzera) (2016); Talent Prize 2012; due nomination per “Nonfiction feature filmaking”; Cinema Eye Honors, Museum of Moving Image (New York, USA); “Grand Prix in Lab Competition”, Clermont-Ferrand Film Festival (Clermont-Ferrand, Francia).
In posizione privilegiata sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian fu aperto il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla Venezia Trionfante”, ma ben presto la clientela prese l’abitudine di chiamarlo “Florian”. Da allora il locale rappresenta un ritrovo per artisti, intellettuali, politici e personaggi illustri nonché punto di incontro di svariate realtà.
Nel 1893, all’interno della Sala del Senato del Florian, nacque l’idea, grazie a Riccardo Selvatico e ad altri intellettuali veneziani, di organizzare la Prima Esposizione della Città di Venezia, conosciuta poi internazionalmente come la Biennale. Temporanea è nata proprio per celebrare questo storico evento.
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