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venerdì 5 maggio 2017

Giovanni Anselmo e




Fondazione Querini Stampalia e Krizia sono liete di annunciare la mostra personale di Giovanni Anselmo Senza titolo, invisibile, dove le stelle si avvicinano di una spanna in più, mentre oltremare appare verso Sud-Est, e la luce focalizza...  a cura di Chiara Bertola all'interno dell'Area Scarpa della  Fondazione dal 10 maggio al 24 settembre 2017, in occasione della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Martedì 9 maggio, alle ore 11.30 in Fondazione si terrà l'incontro di presentazione del progetto, alla presenza dell' artista.  
Senza titolo, invisibile, dove le stelle si avvicinano di una spanna in più, mentre oltremare appare verso Sud-Est, e la luce focalizza... Come molto spesso avviene nel lavoro di Giovanni Anselmo, il lungo titolo è come una formula, quasi un piccolo racconto che descrive vere e proprie installazioni che si possono considerare come dei paesaggi da osservare “affacciati alla finestra della nostra immaginazione”. 
Il suo lavoro è un paradigma che si propone ricomponendosi e direzionandosi sempre in modo diverso ogni volta che incontra uno spazio e una dimensione nuova: in questo caso, lo spazio di Carlo Scarpa per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Anselmo ha immaginato per lo spazio di Carlo Scarpa un progetto nato dalla precisione e dal rigore essenziale che il luogo stesso gli ha suggerito.
Per questa mostra il percorso che ha ideato si dispone e si sviluppa in quattro elementi-opere: un’opera per ogni ambiente, per dare una direzione e immettere una tensione verso l’esterno, più un quinto elemento-opera che pone al secondo piano, negli spazi del Museo della Fondazione.
Il progetto è  un percorso di traiettorie e di direzioni, di pesi e di energie che rappresentano cinque momenti in cui ne viene sottinteso un sesto: il visitatore che si rende partecipe. E' un work in progress perché viene vissuto e vive attraverso lo spettatore. Ripercorrendo la mostra, anche lo spettatore crea una traiettoria nuova.
Il progetto è in collaborazione con Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea e ha  il sostegno di Vistamare Benedetta Spalletti Lia Rumma.





Fondazione Querini Stampalia e Krizia sono liete di annunciare la mostra personale di Elisabetta Di Maggio Natura quasi Trasparente.
La mostra, a cura di Chiara Bertola, si svolge nel Museo della Fondazione Querini Stampalia, dal 10 maggio al 24 settembre 2017, in occasione della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Martedì 9 maggio, alle ore 11.30 in Fondazione si terrà l'incontro di presentazione del progetto, alla presenza dell'artistia.  
Elisabetta Di Maggio ha trascorso molto tempo nella casa/museo della Querini Stampalia per realizzare il progetto site specific.
Natura quasi Trasparente si articola nello spazio del Museo tra il Portico – il luogo riservato al pubblico all’interno del palazzo veneziano – e l’infilata delle stanze private che si snodano oltre il corridoio d’accesso. Nel Portego del Museo, l’intervento dell’artista invade lo spazio e crea una relazione con il tempo passato e quello presente, ponendo lo spettatore all’interno di uno straniamento visivo. La natura che ora ‘occupa’ il museo si presenta come un elemento vivo e germinativo all’interno di uno spazio congelato dalla storia. Come nelle grandi superfici di carta, anche nelle fragili foglie, Elisabetta Di Maggio ripete il rito della vita e del suo diffondersi ineluttabile.
Come dice l’artista stessa: “Sul concetto di tempo declinato in tutte le sue forme ho basato la mia ricerca, tanto da far diventare il tempo stesso la vera materia del mio lavoro. La memoria e le sue stratificazioni sono sempre fonte di ispirazione per la nostra esistenza, ci danno delle indicazioni preziose e provocano cortocircuiti mentali da cui nascono le idee…”.
Per Di Maggio il gesto manuale è fondativo dell’opera stessa, capace di coniugare insieme la tradizione artigiana che ci è stata tramandata e che ha contribuito a rendere unici i luoghi, con il tempo lungo di realizzazione che per lei diventa una condizione imprescindibile e concettuale.
La mostra è in collaborazione con  T Fondaco dei Tedeschi — DFS e Laura Bulian Gallery.



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