Finalmente anche il nostro paese ha scelto il progetto del curatore Milovan Farronato per il padiglione nazionale,
CS
“Sarà Milovan Farronato il curatore del
Padiglione Italia alla 58. esposizione internazionale d'arte di Venezia
del 2019”. Lo rende noto il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo, Alberto Bonisoli che fa sapere come il nome di Farronato
sia stato individuato al termine di una procedura di selezione a cui
sono stati invitati a partecipare dieci nomi rappresentativi del
panorama artistico nazionale. Il progetto è stato scelto dal Ministro
nell'ambito della terna proposta dalla Direzione Generale Arte e
Architettura Contemporanea e Periferie Urbane.
Tra le dieci
proposte presentate, tutte attente alle più avanzate tendenze artistiche
internazionali, è stato selezionato il progetto di Farronato che si
concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per
presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi.
“Il
progetto di Farronato - ha dichiarato il Ministro Bonisoli - è molto
originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimento,
valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il
panorama artistico internazionale”.
Milovan Farronato é il
Direttore e Curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato
dal 2011 il festival Volcano Extravaganza a Stromboli. Assieme
all’artista Paulina Olowska, ha fondato nel 2014 il simposio Mycorial
Theatre a Rabka, in Polonia, che nel 2016 è migrato a San Paolo,
Brasile. Ulteriori collaborazioni includono le Magazine Sessions (nel
2016) con le Serpentine Galleries di Londra. Ha inoltre concepito The
Violent No! all’interno della 14esima Biennale di Istanbul nel 2015. Dal
2005 al 2012, è stato Direttore dell’organizzazione no profit Viafarini
e Curatore presso DOCVA Documentation Centre for Visual Arts, Milano.
Dal
2006 al 2010 è stato Curatore Associato della Galleria Civica di
Modena, per la quale ha curato nel 2006 la mostra collettiva Egomania e
le personali di Ugo Rondinone e Yayoi Kusama; nel 2007, la personale di
Katharina Fritsch; nel 2008, la bipersonale di Runa Islam e Tobias
Putrih e nel 2009 la personale di Christian Holstad.
È stato professore di Cultura Visiva al CLADEM, Università IUAV, Venezia, dal 2008 al 2015.
Tra
le mostre curate da Farronato si ricordano Nick Mauss, Illuminated
Window, La Triennale e Torre Velasca, Milano 2017; Lucy McKenzie, La
Kermesse Héroïque, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
2017; Si Sedes Non Is presso The Breeder Gallery, Atene, 2017.
E’
stato parte del team curatoriale del Dhaka Art Summit, 2017 e fa parte
del Development Committee della Chisenhale Gallery a Londra.
Farronato
è l’editore di varie pubblicazioni e i suoi testi sono stati pubblicati
da Mousse Magazine, Flash Art, ATPDiary, CURA, Artribune, Tate Etc.,
L’Uomo Vogue, Fashion Trend, tra gli altri.
Di
seguito si riportano i nomi dei 10 curatori invitati: Antonia Alampi;
Laura Barreca; Andrea Bellini; Alfredo Cramerotti; Milovan Farronato;
Luigi Fassi; Andrea Lissoni; Bruna Roccasalva; Francesco Stocchi;
Roberta Tenconi.
La selezione dei curatori è stata condotta
attraverso l’individuazione di personalità del settore che negli ultimi
anni hanno svolto significative attività non solo nel campo della
curatela delle mostre di arte contemporanea ma anche nell’ambito della
ricerca. La scelta è stata eseguita tenendo conto delle esperienze
maturate in campo nazionale e internazionale, garantendo anche la
presenza di giovani e affermati professionisti.
Roma, 6 giugno 2018
Ufficio Stampa MiBACT
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