La
proposta espositiva veneziana è uno scrigno di meraviglie di cui i Musei
Veneziani con la nuova gestione della direttrice, Gabriella Belli, affiancata
dal dinamico staff, stanno riaggiornando e affiancando con nuovi stimoli
culturali.
Esempio
brillante la stupenda mostra su Manet a Palazzo Ducale, un’occasione
irripetibile di dialogo fra il percorso intimo di un artista e la storia
dell’arte italiana.
L’evento
è un’intelligente proposta per scoprire come un artista si è formato e
sviluppato nel suo personale percorso con la storia dell’arte. L’esposizione
racconta le esperienze di questo grande personaggio francese che venuto a
contatto con la tradizione artistica italiana, in diversi viaggi, ha
trasformato la sua esperienza espressiva attraverso la visione di antiche opere,
che rielabora nella sua modernità.
Fulcro
della mostra è sicuramente il diretto dialogo fra la Venere di Tiziano e la sua
Olympia in cui il confronto è così intenso, nei suoi diversi livelli, da quello
compositivo a quello dei significati, che rapisce lo sguardo.
Mostra
su Manet
Volti
di una lontana eleganza che ci scrutano, segnali di un mondo che si è
trasformato e che ci lasciato alquanto perplessi.
Un
universo di bellezza che si è evaporato e che noi rivediamo con ammirazione e
fascino. La stimolante mostra di Manet a Palazzo Ducale è un continuo dialogo,
fra la storia dell’arte antica e il pittore, fra il mondo dei pittori e le
relazioni del suo tempo e fra storie di vite passate col nostro presente.
Modi
diversi di segnare il tempo, attimi di esistenza che lasciano su di noi la
melanconia di un modo di vivere che è scomparso.
Nostalgia,
tanta nostalgia.
La
mostra è un tripudio di abilità tecnica, ovviamente di Eduard e dei suoi
maestri.
Dopo
le tante mostre di arte contemporanea, che parallelamente sono in corso a
Venezia, questa ristabilisce una dinamica di sicurezza estetica.
L’allestimento
è arioso, costruito in una pratica funzione informativa e corredato di utile
materiale di approfondimento. La serie dei quadri è proposta in un ordine che
favorisce la lettura delle singole opere. La qualità dei lavori eccellenti, e
il supporto didattico molto ampio. Si vive così un’esperienza culturale che
rimarrà indelebile nella memoria e nell’emozione del visitatore.
Prima
della visita vi consiglio il sito www.mostramanet.it per avere un
sacco di utili informazioni.
Museo
di Storia Naturale
Gli
stimoli proseguono poi con la mostra “Bestiario Contemporaneo”, resa possibile
grazie alla collaborazione con l’ ACACIA, che fa scoprire il rinnovato Museo di
Storia Naturale, ospitato nel palazzo detto Fontego dei Turchi, un moderno
museo in un magnifico antico palazzo.
Museo
che s’immagina polveroso e tedioso per essere smentiti da un allestimento
contemporaneo, ricco d’infiniti stimoli, che la mostra temporanea declina anche
in ambito artistico.
Oggi
il patrimonio scientifico del Museo consta di oltre due milioni di pezzi; al
nucleo originario, costituito dalle collezioni naturalistiche di proprietà del
Museo Correr e dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, si sono infatti
aggiunte altre raccolte per donazioni, depositi o acquisizioni. Oltre alle
storiche collezioni Olivi, Contarini, Nardo, Trois, Spinelli, Zanardini,
Innocente, A.P. Ninni, E. Ninni, ecc. sono presenti, per nominare solo le
maggiori, la collezione entomologica Giordani Soika (1983), la collezione
Bisacco Palazzi (1986), la collezione malacologica Cesari (1993) e,
recentemente, la collezione Ligabue e la collezione ornitologica Perale. Da ricordare
inoltre le collezioni etnologiche africane di Miani, De Reali e Forin.
Una
realtà da non perdere soprattutto se avete bambini che rimarranno affascinati
da queste magiche stanze.
continua ./..
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