Francesco Vezzoli - Portrait of Paulina Porizkova as a Renaissance Madonna with Holy Child crying Salvador Dalì's jewels (After Lorenzo Lotto), 2011 Stampa inkjet su tela, ricamo metallico e in cotone, stoffa, bigiotteria, acquarello, cornice d’artista Inkjet print on canvas, metallic and cotton embroidery, fabric, custom jewelry, watercolour 115 x 80 cm
Fondazione Civici Musei di Venezia e Venice International Foundation presentano Musei delle Lacrime, un progetto ideato da Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) in maniera site-specific per le sale del Museo Correr di Venezia dal 17 aprile al 24 novembre 2024.
La mostra, curata da Donatien Grau,
si basa sulla continua ricerca di Francesco Vezzoli dedicata al dialogo
con il patrimonio artistico e portata avanti in modo radicale e
innovativo. Quasi trent'anni fa, l'artista iniziò a ricamare lacrime su
immagini di capolavori, creando così un proprio museo e sfidando l’idea
stessa del museo come affermazione di potere. Nel Museo Correr, dove
l’allestimento Moderno mette in risalto la collezione, l'artista cala la
propria ricerca in una nuova visione con opere che abbracciano oltre
vent'anni di produzione artistica, da pezzi storici a opere di nuova
creazione, realizzate appositamente per la mostra.
L’esposizione scrive un nuovo capitolo nella progettualità di Venice International Foundation, scaturito dalla volontà del suo Presidente Luca Bombassei.
Architetto e collezionista di arte contemporanea, Bombassei raccoglie
l’obiettivo storico della Fondazione, che si identifica nella salvaguardia e protezione del patrimonio artistico veneziano, e lo declina secondo la propria esperienza, invitando per la prima volta l’arte
contemporanea a farsi portavoce e veicolo di nuove forme di fruizione e
valorizzazione dei luoghi più affascinanti e significativi che compongono il tessuto urbano di Venezia.
Spiega Luca Bombassei, Presidente di Venice International Foundation: “È
con grande entusiasmo che abbiamo affidato a Francesco Vezzoli la
commissione per un progetto di arte contemporanea in grado di dialogare
in maniera armoniosa con gli spazi iconici del Museo Correr. Puntando i
riflettori sui preziosi tesori che il museo custodisce, l’intervento
rafforza l’impegno di Venice International Foundation nella promozione
dell’innovazione artistica e nella valorizzazione del patrimonio
culturale veneziano, obiettivo cardine della fondazione sin dalle sue
origini.”
Spiega Francesco Vezzoli: “Quella
che mi è stata offerta da Venice International Foundation è
un’opportunità straordinaria, una sfida che sono profondamente felice di
accogliere. Immergersi nelle sale del Museo Correr, con i suoi
capolavori incastonati nello scheletro disegnato da Carlo Scarpa, è un
vero e proprio viaggio nella storia di Venezia – una storia in cui il
contemporaneo e il patrimonio non sono in contraddizione, ma possono
anzi arricchire insieme la percezione che si ha della vita in modi mai
immaginati prima, in cui gusto e contesto possono essere rimessi in
discussione. Musei delle Lacrime è concepita come un'indagine
sulle lacrime perdute nella storia dell'arte. Dagli affreschi romani
fino alle Avanguardie del XX secolo - presenti nella storia dell'arte
veneziana - il corpo umano è stato rappresentato e studiato in tutti i
modi possibili. Dopo un'approfondita ricerca, mi sono reso conto che si
possono trovare qualsiasi tipo di attività ed espressioni di sentimenti,
eccetto l'atto di piangere. Le lacrime sono notevolmente assenti
dall'universo visivo dell'arte, sono un segno di debolezza che non
vogliamo condividere pubblicamente tramite l’arte. L'arte può essere
intima, come il mio gesto di ricamo, può cambiare la nostra vita. Questo
è ciò che i musei mostrano, e sono entusiasta di continuare questo
viaggio a Venezia, al Museo Correr".
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione Musei Civici di Venezia, “il
dialogo scaturito dall’intervento di Vezzoli sullo straordinario
patrimonio del Correr, in particolare con i capolavori della Quadreria
di Cosmè Tura, Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Antonello da Messina,
Vittore Carpaccio, per menzionarne alcuni, a loro volta ospiti d’onore
nel disegno di Carlo Scarpa, ci racconta, una volta di più, la vita
straordinaria dei musei e la loro capacità di essere luoghi che parlano
sempre il linguaggio del contemporaneo e dell’attualità, in ogni epoca. E
che per questo devono essere parte della vita quotidiana di ognuno, di
tutti cittadini, di ogni età.”
LA MOSTRA
Musei delle Lacrime
attinge al rapporto di Francesco Vezzoli con la storia dell'arte:
amplia, mette in discussione e sfida i vari modi in cui il patrimonio
viene raccontato al pubblico e come la nostra epoca vi si relaziona
attraverso le premesse ideologiche di ogni allestimento per esplorare i
temi universali delle esperienze umane.
Il
progetto espositivo, concepito su invito di Venice International
Foundation, trova le sue radici nella sede stessa del Museo Correr, dove
l'architetto e designer Carlo Scarpa ha concepito l’allestimento in
chiave modernista per ospitare dipinti e sculture dal XIII al XVII
secolo. Scarpa inventò nuovi modi di teatralizzare i dipinti, creando
così un nuovo santuario per il patrimonio veneziano. Affrontando questa
ambivalenza tra contemporaneo e storico, Francesco Vezzoli si inserisce
nel contesto espositivo del Museo Correr nel massimo rispetto
dell'impostazione scarpiana, rendendo omaggio alla doppia storia di
Venezia come testimonianza di un patrimonio storico e manifestazione
della modernità; come tale, collega la collezione del museo creando
ideali parallelismi con altri allestimenti di Carlo Scarpa. Gli elementi
allestitivi della mostra sono stati ideati da Filippo Bisagni.
Francesco
Vezzoli ricama i suoi quadri da sé, in un'esperienza privata e intima
che capovolge le categorie di maschile e femminile, sovvertimento qui in
dialogo con una storia dell'arte definita dalle regole della
mascolinità dall’ideazione all'esposizione. L’intervento dell’artista
apre a una diversa esperienza del patrimonio e del nostro tempo.
NOTE BIOGRAFICHE
Francesco Vezzoli,
uno degli artisti italiani contemporanei più rinomati, ha sviluppato un
corpo di lavoro che spazia tra intense allegorie sulla cultura
contemporanea. Utilizzando una varietà di media,
tra cui installazioni video, ricami, fotografia, performance dal vivo e,
più recentemente, scultura classica, Vezzoli ha ottenuto riconoscimento
a livello globale. Ha partecipato quattro volte
alla Biennale di Venezia e ha esposto in importanti manifestazioni
internazionali come la Whitney Biennial e la Biennale di San Paolo. Le
sue mostre personali sono state ospitate da rinomate istituzioni come il
New Museum di New York e la Tate Modern di Londra. Vezzoli ha
collaborato con personalità illustri, tra cui Lady Gaga e Natalie
Portman, e nel 2017 ha curato la mostra “TV70: Francesco Vezzoli guarda
la RAI” presso la Fondazione Prada di Milano. Negli ultimi anni ha
realizzato progetti che collegano il suo lavoro a opere, siti storici e
monumenti italiani, collaborando con istituzioni come il Museo e Real
Bosco di Capodimonte a Napoli e il Parco Archeologico di Brescia. Nel
2019, Francesco Vezzoli ha tenuto una mostra personale alla Collection
Lambert en Avignon, creando un dialogo tra le sue sculture e le opere di
Cy Twombly ispirate all'antichità romana. Ha poi esposto per la prima
volta in un sito archeologico con la mostra "Palcoscenici Archeologici",
in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei. Nel 2021, nel
progetto "Francesco Vezzoli in Florence", ha creato due sculture
site-specific: in Piazza della Signoria l'opera "PIETÀ", un leone
rampante novecentesco che stritola una testa romana, e "LA MUSA
DELL’ARCHEOLOGIA PIANGE" nello Studiolo di Francesco I de' Medici a
Palazzo Vecchio, unendo una figura di togato romano con una testa
"metafisica" in bronzo, omaggio a de Chirico. L’idea di un nuovo
progetto per la città di Venezia nasce come naturale proseguimento e
completamento di un lungo discorso fatto di archeologia, memoria e
invenzione contemporanea, ulteriormente approfondito nella recente
mostra VITA DVLCIS: Paura e desiderio nell’Impero romano presso il
Palazzo delle Esposizioni, Roma, nel 2023.
Donatien Grau
è editore, studioso e dirigente museale. Ha iniziato a collaborare con
Francesco Vezzoli nel 2009, scrivendo per il catalogo della performance
di Francesco Vezzoli con Lady Gaga al Museum of Contemporary Art di Los
Angeles. Da allora i due sono rimasti in stretto contatto, collaborando
in particolare a "Huysmans critique d'art, sous le regard de Francesco
Vezzoli", al museo d'Orsay dove Grau era responsabile dei programmi
contemporanei. Attualmente è responsabile dei programmi contemporanei al
Louvre di Parigi, nonché caporedattore e direttore artistico della
neonata rivista Alphabet e presidente della Pierre Guyotat Estate. Il
suo lavoro accademico sui musei ha portato a pubblicazioni come Living
Museums (Hatje Cantz, 2020) e Under Discussion. The Encyclopedic Museum
(Getty, 2021).venicefoundation.org/it/home/ Fondata
nel 1996, Venice International Foundation è stata il primo esempio in
Italia di raccolta di finanziamenti privati per i musei pubblici. Agendo
come impresa culturale e laboratorio di idee, VIF supporta progetti
storici, artistici e scientifici, coinvolgendo mecenati e
appassionati d'arte, storia e ambiente per salvaguardare, acquisire
e valorizzare il patrimonio storico-artistico dei musei. Il
nuovo assetto di Venice International Foundation incarna la sua
vocazione a re-inventarsi. È una struttura in cui le idee circolano
liberamente per elaborare intenti e progetti per archi di
tempo variabili. Venice International Foundation definisce una strategia
di comunicazione e di raccolta fondi volta a garantire un’ampia
partecipazione alle proprie iniziative, per realizzare un nuovo legame
fra i propri sostenitori e la città, ponendo l’accento sul
valore sociale di un contributo destinato a sostenere un patrimonio che
appartiene a tutti. Tra gli ultimi progetti
promossi e realizzati da Venice International Foundation a
Venezia figurano il restauro della tela di Giambattista Tiepolo “La
Nobiltà e la Virtù abbattono l’ignoranza” conservata a Ca’ Rezzonico, il
recupero degli interni del museo di Palazzo Fortuny, il restauro delle
dorature del soffitto di Palazzo Ducale, il restauro del mosaico della
cupola della Basilica di San Marco. Venice International Foundation è presieduta dal 2020 da Luca Bombassei:
grazie alla sua leadership visionaria, che guarda agli ambiti
dell'architettura, del design e dell'arte contemporanea, VIF si apre
sempre più al dialogo con nuove aree interdisciplinari. Architetto di
formazione e professionista di talento, Bombassei porta con sé un
background accademico e professionale di rilievo. Vive e lavora tra
Milano e Venezia, città nelle quali ha lasciato un segno indelebile
attraverso i suoi progetti. Fa inoltre parte del Consiglio
di Amministrazione dell’Innovation District Kilometro Rosso a Bergamo,
di cui dal 2005 è a capo del coordinamento progettuale. Il suo
approccio al design e all’architettura è caratterizzato da una
visione unica degli spazi, che egli trasforma in veri e propri
palcoscenici narrativi, e delle superfici, che diventano espressioni
magiche e surreali. Un'estetica innovativa che sfida i confini della
realtà, anche grazie alla sua passione per l’arte contemporanea che
Bombassei pone costantemente in dialogo con le architetture storiche che
lo circondano. MUSEO CORRERcorrer.visitmuve.it/ Il
Museo Correr è parte della rete degli 11 Musei Civici di Venezia.
Grazie alla molteplicità e ricchezza delle sue raccolte il museo
custodisce e illustra, la civiltà, la storia millenaria e l’arte di
Venezia: un avvincente percorso-racconto che inizia dall’Ala Napoleonica
sul fondo di Piazza San Marco, già cuore dell’ottocentesco Palazzo
Reale e ora solenne ingresso del Museo, e che si sviluppa all’interno di
ben due piani delle Procuratie Nuove. Nato dalla collezione che il
patrizio veneto Teodoro Correr lasciò alla città nel 1830, poi
ininterrottamente e generosamente arricchito; il Palazzo Reale di
Venezia, con i fastosi ambienti dell’Ala Napoleonica e gli appartamenti
delle Sale Reali recentemente “ritrovati” e restaurati; Antonio Canova,
con le opere del grande scultore più intimamente legate alla città;
Storia e civiltà di Venezia: lo Stato, le istituzioni, la città, le arti
della Serenissima; la Quadreria Correr e le collezioni d’arte, a
illustrare cammino e influssi dell’arte tra Medioevo e Rinascimento con i
capolavori dei grandi maestri: Paolo e Lorenzo Veneziano, Cosmè Tura,
Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Antonello da Messina Vittore
Carpaccio solo per citarne alcuni. Un itinerario ricco e articolato che,
grazie alla modalità di visita integrata “Area Marciana” comprensiva
della visita a Palazzo Ducale, si arricchisce e si completa nel contiguo
Museo Archeologico Nazionale e nelle sale monumentali della Biblioteca
Nazionale Marciana. VENICE INTERNATIONAL FOUNDATION
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