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mercoledì 25 maggio 2011
The Invisible Pavilion
theinvisiblepavilion.com
The Invisible Pavilion is a non-invitation, experimental, hallucinatory augmented reality experience that will run for the duration of the Venice Art Biennale as a squatted stage on which a performance flow of artworks will fill the whole area of the Giardini.
The main purpose of the project is to fill the augmented space of the Biennale with a stream of signs and symbols, in an attempt to emphasize the ebb and flow of art production in the “always-on” age.
Anyone with a smart-phone (iPhone or any other Android-based phone and Layar) will be able to move around the traditional pavilions in the Giardini area of the Biennale and see, through their phone screens, another immaterial/invisible exhibition.
For the entire length of the Venice Art Biennale (June–November 2011) a group of selected international artists have been invited to give their personal contribution to the project, by performing/posting multimedia pieces that should somehow reinterpret the public space of the Biennale and its symbolic aura in the field of contemporary art. The artworks will also be visible on the Internet, on the Invisible Pavilion website.
As Simona Lodi says in the curatorial text, “The Invisible Pavilion is a hallucinatory experience of rewriting the world, an encouragement to increase the whirl and flow of information on invisible r/Reality. The Invisible Pavilion contains a r/Reality that is open and spontaneous, drawn and analysed from shared data. The double r reflects its double connotation—the lower case r refers to the everyday reality that we all know; the upper case R to a proprietary name, the augmented Reality that is produced.“
Participating Artists
Artie Vierkant ● Costant Dullart ● CONT3XT.NET ● IOCOSE ● Jon Rafman ● Les Liens Invisibles ● Molleindustria ● Parker Ito ● REFF–RomaEuropa FakeFactory
ITALIANO
Il Padiglione Invisibile è un’esperienza non-invitata, sperimentale e allucinatoria in Realtà Aumentata, attiva per tutta la durata della Biennale d’Arte di Venezia come luogo occupato che ospiterà un flusso performante di opere d’arte che riempiranno l’intera area dei Giardini.
Scopo principale del progetto è di creare lo spazio aumentato della Biennale con un flusso di segni e di simboli, nel tentativo di sottolineare la condizione di produzione dell’arte in una società “always-on”.
Il pubblico con l’ausilio di uno smart-phone (iPhone o Androide plus Layar) potrà vedere nell’aerea dei Giardini della Biennale, muovendosi attorno ai Padiglioni Nazionali e guardareattraverso lo schermo del dispositivo mobile un’altra mostra immateriale e invisibile.
Durante il periodo della Biennale d’Arte di Venezia un gruppo di artisti selezionati sono statiinvitati a dare il loro personale contributo al progetto in modo performativo, postando pezzi multimediali che possono reinterpretare lo spazio pubblico della Biennale e la sua aura simbolica nell’arte contemporanea. Le opere d’arte saranno anche visibile sul sito Internet dedicato al Padiglione Invisibile.
Come scrive Simona Lodi nel testo curatoriale: “Il Padiglione Invisibile è un’esperienza allucinata di riscrittura sul mondo, un incoraggiamento a incrementare il vortice del flusso di informazioni sulla r/Realtà in-visibile. La r/Realtà contenuta nel Padiglione Invisibile è istantanea e aperta, ricavata e analizzata da dati condivisi: una doppia r per definirla; r minuscola per la realtà come la conosciamo tutti i giorni, l’altra una R maiuscola per il nome commerciale, la Realtà della produzione aumentata.
“Artisti Partecipanti
Artie Vierkant ● Costant Dullaart ● CONT3XT.NET ● IOCOSE ● Jon Rafman ● Les Liens Invisibles ● Molleindustria ● Parker Ito ● REFF–RomaEuropa FakeFactor
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