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venerdì 27 maggio 2011
La Kunsthalle più bella del mondo a Venezia: X. Italian Non-Profit
La Kunsthalle più bella del mondo a Venezia:
X. Italian Non-Profit
Italian Non-Profit, il decimo appuntamento de La Kunsthalle più bella del mondo, non si terrà nella consueta sede della Fondazione Antonio Ratti, a Como ma avrà luogo a Venezia presso l’Aula B, ex-Convento delle Terese, IUAV, mercoledì 1 giugno 2011, in occasione dell’inaugurazione della 54. Biennale di Venezia.
Roberto Pinto introdurrà l’incontro, durante il quale interverranno Emanuela De Cecco e Stefano Chiodi.
L’intento di questa giornata è capire come dalla bizzarra e anarchica conformazione del sistema Italiano siano emerse sacche di resistenza e di sperimentazione per l’arte contemporanea e come tali esperienze possono diventare le basi su cui imbastire i nostri ragionamenti sul funzionamento, le logiche e le modalità operative del fare, produrre, pensare e esporre arte in Italia. Il sistema non-profit (e non solo) è stato, quindi, messo al centro del nostro dibattito per capire come le sue logiche si possano trasformare in spunti di riflessione e proposte per un miglioramento della situazione e del panorama italiani.
Quali spazi di ricerca, che in situazioni più strutturate non esistono, sono rimasti aperti o sono nati proprio a causa delle deficienze italiane? Che ruolo possono avere gli spazi non-profit nel creare le premesse per un sistema maggiormente indipendente rispetto al mercato e alla mercificazione che viene richiesta all’artista?
Si tratta solo del risultato di esigenze contingenti o si possono ipotizzare la crescita e la stabile presenza di questo modello? C’è una specificità delle esperienze legate alla programmazione, alle modalità espositive e progettuali promosse da queste realtà o esse hanno solo cercato di supplire alle carenze del sistema?
Ci sono artisti, esperienze, modi di approccio all’arte che potrebbero nascere e svilupparsi proprio grazie a tali condizioni? La struttura complessa e contraddittoria dello sviluppo degli spazi non-profit può essere rappresentativo di un sistema «liquido»? E in questo caso corrisponde anche un’evoluzione auspicabile, più feconda di sviluppi che possiamo convenire come positivi?
10. Italian Non-profit
Keynote speaker: Roberto Pinto (Università di Trento)
Stefano Chiodi (Università di Roma Tre)
Emanuela De Cecco (Università di Bolzano)
Con gli interventi di:
Sottobosco (Eugenia Delfini, Nicola Nunziata, Fausto Falchi, Pasquale Nunziata, Tiziano Manna);
Granaio (Camilla Pietrabissa, Giovanni Saladino);
S.a.l.e (Marco Baravalle);
Fucking Good Art (con la presentazione di un progetto commissionato da Nomas Foundation, Roma).
Coordinatore: Marina Sorbello
Organizzato con la collaborazione dello IUAV e di Nomas Foundation, Roma.
***
La Kunsthalle più bella del mondo
La Fondazione Antonio Ratti e la Camera di Commercio di Como (nell’ambito dell’iniziativa Laboratorio Como) hanno il piacere di annunciare La Kunsthalle più bella del mondo, un progetto di ricerca internazionale che si svolgerà tra il 2010 e il 2012. Coinvolgerà un grande numero di curatori, critici, storici dell’arte, artisti ed esperti provenienti da diversi contesti e ambiti disciplinari, in una discussione articolata e complessa sulle pratiche espositive dell’arte contemporanea all’inizio del ventunesimo secolo.
Il progetto La Kunsthalle più bella del mondo muove i suoi passi dalla consapevolezza di una peculiare condizione di crisi che richiede una revisione critica delle pratiche, una ridefinizione delle identità delle differenti istituzioni e dei diversi protagonisti, una riflessione coraggiosa sui mutati rapporti tra arte, società e pubblico e sui confini cangianti dei territori attuali dell’arte contemporanea e delle sue relazioni transdisciplinari.
Nell’arco di due anni, a partire dall’autunno 2010, La Kunsthalle più bella del mondo svilupperà una riflessione esaustiva sul sistema internazionale dell’arte contemporanea, i suoi protagonisti, le sue istituzioni, i suoi territori e i suoi peculiari e controversi caratteri. Le tematiche che verranno affrontate nel corso del 2011 e del 2012 analizzeranno i diversi modelli di centri espositivi e le loro caratteristiche; la relazione tra economia e arte; la definizione e l’identità della figura del curatore; le pubblicazioni d’arte e altre questioni legate al fare e produrre mostre. Particolare attenzione verrà data al panorama italiano e alle sue peculiarità.
Il progetto consisterà in circa 25 eventi pubblici, ciascuno dedicato a una problematica specifica – teorica, critica, storica, operativa o organizzativa – con la partecipazione di specialisti chiamati a testimoniare una particolare “case−story” e a riflettere sugli aspetti più generali della loro esperienza professionale. Gli eventi prenderanno, in tale modo, la forma di compatti convegni articolati in una conferenza introduttiva e nei successivi interventi degli altri partecipanti, ma anche di presentazioni affidate ad un solo ospite o di dialoghi e interviste.
Ciascun appuntamento sarà preparato attraverso la predisposizione di dossier tematici che confluiranno successivamente, insieme alla documentazione degli eventi, sul sito di Laboratorio Como e sul sito web della Fondazione Antonio Ratti. In questo modo prenderà forma una sorta di archivio continuamente aggiornato dedicato alla discussione delle pratiche espositive dell’arte contemporanea.
Laboratorio Como è un progetto della Camera di Commercio, avviato già da qualche anno, che rappresenta un momento di esplorazione ed analisi delle molteplici interconnessioni che uniscono crescita economica, innovazione, sviluppo urbano, cultura, creatività, valutando il ruolo che Como e il suo territorio possono assumere nell'attuale contesto evolutivo generale.
Il progetto La Kunsthalle più bella del mondo è stato concepito per giungere all’elaborazione di un programma originale per il Centro delle Arti Contemporanee di Como, attraverso un percorso biennale, lungo il quale saranno prese in esame, discusse ed aggiornate le problematiche rilevanti riconoscibili del panorama contemporaneo internazionale.
La responsabilità scientifica del progetto è di Marco De Michelis, Direttore della Fondazione Antonio Ratti, con il coordinamento di Filipa Ramos e la collaborazione del Centro ASK (Art, Science, Knowledge) dell’Università Bocconi di Milano e del Corso di Laurea specialistica in Arti Visive (Clasav) dell’Università IUAV di Venezia.
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