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domenica 29 maggio 2011
Interloqui
Quattro istituzioni culturali rappresentano il Nord Est dell’Inghilterra alla Biennale di Venezia 2011.
L’iniziativa, promossa dal National Glass Centre, Università di Sunderland, vede la collaborazione della Laing Art Gallery, Locus+, e mima, insieme aCaterina Tognon Arte Contemporanea, per la mostra “Interloqui”, presentata a Venezia in occasione della 54a Biennale d’Arte.
Ciascuno dei cinque soggetti è stata invitato a selezionare il lavoro di un artista, la cui opera sia esemplificativa del proprio specifico campo di interesse: Paul Noble (selezionato dalla Laing Art Gallery), presenta Villa joe, un maestoso arazzo in lana, pezzo centrale della sua recente installazione alla Laing Paul Noble Marble Hall. Dello stesso autore vengono presentati alcuni lavori in ceramica degli ultimi anni. L’artista italiano Flavio Favelli è stato invitato a collaborare con Noble con un intervento su questo opere.
Cerith Wyn Evans presenta Permit yourself…, (2011), lavoro commissionatogli da Locus+ e realizzato presso il National Glass Centre. Il visitatore si troverà di fronte un pannello in vetro specchiante, sulla cui superficie è intagliata una citazione tratta da un saggio di Stephan Pfohl We Go Round and Round in the Night and Are Consumed by Fire, recensione al film di Guy Debord, In Girum Imus Nocte Et Consumimurm Igni.
Neil Brownsword (selezionato dal mima) presenta Transition, un’installazione composta da cinque basi in legno che sorreggono degli oggetti in ceramica. L’artista sollecita una riflessione sul declino dell’industria manifatturiera della ceramica a Stoke-on-Trent, sua città natale. Brownsword riscrive la relazione che c’è tra questi oggetti in ceramica (piccoli oggetti residuali della produzione industriale) e una certa forma di bellezza legata alla decorazione tradizionale, cui la ceramica inglese deve il suo successo nel mondo.
Rose English presenta Storyboard, una documentazione della sua pluriennale ricerca, tuttora in corso, Lost in Music. Un passaggio di questa ricerca, Flagrant Wisdom, che esplorava i parallelismi tra la soffiatura del vetro e le tecniche acrobatiche cinesi, è stato prodotto e presentato sotto forma di performance al National Glass Centre nel 2009.
Claire Fontane, in collaborazione con la galleria Caterina Tognon Arte Contemporanea e il National Glass Centre, presenta due opere: La Société du Spectacle brickbat, composta da una serie di mattoni rivestiti, attraverso un semplice elastico, con copertine di libri che appartengono a testi simbolo della letteratura radicale degli anni ‘60, e Dignity Before Bread: un nuovo lavoro,costituito da un neon che riporta in lingua araba lo slogan apparso alle recenti sollevazioni di Tahir Square (Il Cairo).
La mostra ospita anche opere dalla collezione permanente del mima – The Thing in Itself di Edmund de Waal e gli sketch preliminari di Lawrence Weiner per la sua A line is a line for all that, un lavoro in vinile che copriva i 500 mq della facciata del mima all’inizio di quest’anno.
Interloqui è stata ideata e curata da Grainne Sweeney, direttore creativo del National Glass Centre, Università di Sunderland. La mostra ha avuto il sostegno di Arts Council of England (North East), il cui direttore regionale Alison ClarkJenkins si è così espresso: ”L’innovazione artistica è il cuore del nostro programma di sostegno e promozione delle arti. Siamo stati felici di sostenere un progetto di così alta ambizione e di così alto livello artistico internazionale.”
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