Perplesso per il progetto
di Aya Ben Ron negli spazi di Israele.
Bella l’idea del Padiglione
Greco ma debole il risultato finale.
Il Padiglione India celebra
molto bene i 150 anni dalla nascita di Gandhi.
Bruttini gli interventi di
Natascha Süder Happelmann per il Padiglione Germania e Cathy Wilserper il
Padiglione Gran Bretagna, tanto spazio per nulla.
Interessante il Padiglione
Italia, nel complesso il curatore MilovanFarronato ha fatto un bel lavoro che,
però rischia di superare le opere degli artisti stessi, regge bene David ma la
Longo e la Fumai a volte si perdono troppo nello spazio labirintico.
Il vincitore, il Padiglione
Lituano, non mi è piaciuto in quanto lo vedo più iscritto nel teatro
contemporaneo che nelle Arti Visive.
In giro per la città
meritano un giro quello della Catalonia a Castello, il Portogallo vicino
all’Accademia e concludo col lontano ma suggestivo Padiglione dell’Islanda alla
Giudecca.