Ieri sono stati assegnati dalla Giuria della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Adrienne Edwards (USA), Presidente di Giuria, Lorenzo Giusti (Italia), Julieta González (Messico), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Camerun), Susanne Pfeffer (Germania), i premi ufficiali:
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:
GRAN BRETAGNA
Sonia Boyce: Feeling Her Way
Commissario: Emma Dexter, British Council;
Curatore: Emma Ridgway; Espositore: Sonia Boyce
Sede: Giardini
Due menzioni speciali attribuite alle Partecipazioni Nazionali:
FRANCIA
Les rêves n’ont pas de titre / Dreams have no titles
Commissario: Institut Francais with the Ministry for Europe and Foreign Affairs and Ministry of Culture
Curatori: Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath
Espositore: Zineb Sedira
Sede: Giardini
UGANDA***
(***nuova partecipazione)
RADIANCE: They dream In Time
Commissario: Naumo Juliana Akoryo
Curatore: Shaheen Merali
Espositori: Acaye Kerunen and Collin Sekajugo
Sede: Palazzo Palumbo Fossati San Marco 2597
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Simone Leigh
(1967, Chicago, USA. Vive a New York City, USA)
Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Ali Cherri
(1976, Beirut, Libano. Vive a Parigi, Francia)
La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti:
Lynn Hershman Leeson
(1941, Cleveland, USA. Vive a San Francisco, USA)
e
Shuvinai Ashoona
(1961, Kinngait. Vive a Kinngait, Nunavut)
La cerimonia di premiazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte è avvenuta oggi 23 aprile 2022 a Ca’ Giustinian. Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto, ha attribuito inoltre, su proposta della Curatrice della 59. Esposizione Cecilia Alemani, due Leoni d’Oro alla carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e all’artista cilena Cecilia Vicuña.
LE MOTIVAZIONI
I premi della Giuria internazionale sono assegnati con le seguenti motivazioni:
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna: Sonia Boyce propone un'altra lettura delle storie attraverso il suono. Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste inascoltate. Boyce propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione. Vengono poste importanti questioni di prova in opposizione alla perfetta sintonia, così come le relazioni tra le voci in forma di coro, a distanza e in diversi punti della mostra.
2 menzioni speciali come Partecipazioni Nazionali a:
Francia: come riconoscimento e gratitudine per lo scambio di idee e la solidarietà, come l’idea di costruire comunità nella diaspora. Per aver esaminato la complessa storia del cinema oltre l'occidente e le molteplici storie di resistenza nel suo lavoro.
Uganda: come riconoscimento della loro visione, ambizione e impegno al servizio degli artisti che lavorano nel loro paese. Utilizzando materiali scultorei rivestiti di rafia Acaye Kerunen propone la sostenibilità come pratica e non solo come politica o mera astrazione.
Leone d’Oro per il miglior artista alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a Simone Leigh: per la monumentale scultura all’ingresso dell'Arsenale, rigorosamente ricercata, realizzata con virtuosismo, potentemente suggestiva che, insieme a Belkis Ayón, ha fornito un’avvincente apertura alle idee, sensibilità e proposte di cui è costellato e animato Il latte dei sogni.
Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a Ali Cherri: per una presentazione interdisciplinare e stratificata che porta la meditazione su terra, fuoco e acqua da una prospettiva costruttiva a una dimensione mitologica, rispecchiando la mostra stessa Il latte dei sogni nel suo aprirsi ad altre narrazioni che si discostano dalla logica del progresso e della ragione.
Due sono le menzioni speciali attribuite quest’anno ai partecipanti:
Shuvinai Ashoona rivela nei suoi disegni e dipinti la profondità delle cosmogonie indigene Inuk. Un'esistenza in cui le specie sono interdipendenti l'una dall'altra, senza la mediazione della colonialità del potere della specie umana. Riconoscendo le violenze dell'impresa coloniale, Ashoona, nel suo lavoro propone la possibilità di sfuggire a una via senza uscita ascoltando con attenzione e profondità la saggezza degli indigeni.
Lynn Hershman Leeson: Per aver indicizzato le questioni cibernetiche che attraversano le mostre in modo illuminante e potente, in un atteggiamento che risale anche a momenti visionari della sua stessa pratica che prevedeva l'influenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana.