Jean Arp, Tre oggetti fastidiosi su un volto, 1930.
La collezionista Peggy Guggenheim iniziò la sua
stupefacente raccolta d’arte con un bronzo di Jean Arp, era la scultura,
"Testa e conchiglia" e ora questa e altre sculture dell’artista
franco/tedesco sono proposte in una mostra fino al 2 settembre negli spazi
della Collezione Guggenheim.
La natura di Arp, a cura di Catherine Craft e organizzata
dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della mostra, è
una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione dell’artista
franco-tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla
creazione e il ripensamento radicale delle forme d'arte tradizionali lo hanno
reso uno degli artisti più influenti del Novecento.
Nel corso di una carriera durata ben sei decenni, Arp
realizza un corpus di opere di notevole influenza in un'ampia gamma di
materiali e formati. Fondatore del movimento Dada e pioniere dell'astrazione,
sviluppa un linguaggio di forme organiche e curvilinee che si muovono con
fluidità tra astrazione e rappresentazione, diventando un punto di riferimento
per generazioni d'artisti.
La mostra porta a Palazzo Venier dei Leoni oltre 70
opere, tra sculture in gesso, legno, bronzo e pietra, rilievi in legno dipinto,
collage, disegni, tessuti e libri illustrati, provenienti da importanti musei
statunitensi ed europei, fondazioni e collezioni private.
Arp occupa un posto di particolare rilievo alla Collezione
Peggy Guggenheim. La prima opera mai acquistata dalla collezionista americana
fu infatti una sua scultura, Testa e conchiglia (Tête et coquille) del 1933.
"La prima cosa che comprai per la mia collezione fu un bronzo di Jean Arp.
[Arp] mi portò alla fonderia dove era stato fuso e me ne innamorai tanto che
chiesi di poterlo tenere tra le mani: nello stesso istante in cui lo sentii
volli esserne la proprietaria", ricorda Peggy Guggenheim nella sua
autobiografia, Una vita per l’arte (Rizzoli Editori, Milano, 1998). La mecenate
continuò con grande entusiasmo ad aggiungere sculture, collage, rilievi e opere
su carta alla sua collezione, e oggi sono sette le opere di Arp nella
collezione del museo veneziano, tutte esposte in occasione della mostra. In
maniera analoga, nel 1967 Patsy Nasher acquistò un bronzo di Arp per il
compleanno del marito Raymond, Torso con germogli (1961), e proprio come nel
caso di Peggy Guggenheim la scultura diventò l’opera fondante della loro nota
collezione di scultura moderna.
IL CATALOGO
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo con un
saggio principale della curatrice della mostra, Catherine Craft, e contributi
di studiosi di Arp affermati ed emergenti: Lewis Kachur, professore di Storia
dell'arte alla Kean University, New Jersey; Walburga Krupp, ricercatrice
associata alla Zürcher Hochschule der Künste, Zurigo; Tessa Paneth-Pollak,
assistente di Storia dell'arte alla Michigan State University.
La natura di Arp è generosamente sostenuta da National
Endowment for the Arts e Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura, con
un ulteriore supporto da Nancy A. Nasher e David J. Haemisegger, Charlene e Tom
Marsh, e Ruthie and Jay Pack Family Foundation.
Il programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim
è supportato dal Comitato consultivo del museo. I progetti educativi correlati
all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.
Le mostre della Collezione Peggy Guggenheim sono realizzate con il sostegno
degli Institutional Patrons, EFG e Lavazza, e le aziende del gruppo Guggenheim
Intrapresæ.
Con il sostegno di Institutional Patrons, EFG, Lavazza
Guggenheim Intrapresae: Aermec + Allegrini + Apice + Arper + Davide Groppi +
Distilleria Nardini + Florim + Foodies Bros + Gruppo Campari + Hangar Design
Group + Istituto Europeo di Design + Mapei + MST-Gruppo Maccaferri + Orsoni +
René Caovilla + Rubelli + Swatch.
I programmi educativi sono realizzati con il sostegno di Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz
LA NATURA DI ARP
13 aprile–2 settembre 2019
A cura di Catherine Craft, Nasher Sculpture Center
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