Translate

sabato 25 maggio 2013

Capital of Nowhere a Ca' Foscari


(sotto italiano)

Exhibition at the historical spaces of Ca ‘Foscari University of Venice is dedicated to the experience of living in a changing landscape during the Information Age. In traditional societies, generations would come and go much faster than habitat would change. Catastrophes changed landscapes, be it natural or human in origin – from volcano eruption to migration to asteroid to cultivation. In contemporary times, variety is introduced quickly into landscapes by prosperity or adversity. Over the last century, industrialization, urbanization, revolution, wars, construction and reconstruction – each lead to a generation living under conditions different than previous ones.
Participating artists are Anna Frants, Elena Gubanova & Ivan Govorkov, Marina Koldobskaya, Vitaly Pushnitsky, Peter Belyi, Alexander Terebenin, Petr Shvetsov, Ludmila Belova, Alexandra Dementieva, Kurvenschreiber Collective.
The project is curated by Silvia Burini & Matteo Bertelé, professors of the University Ca ‘Foscari of Venice.

Contributions by CYLAND founders will include Anna Frants’ new media installation “CLOUD THAT SMELLED BLUE”, which inverts the relationship between oneself to the world, video installation from the “MADE IN ANCIENT GREECE” series and Marina Koldobskaya’s “ROMAN HOLIDAY”, an ideal city painted on found fragments of old furniture.

“CAPITAL OF NOWHERE” can be visited from May 27 to July 10, 2013 at Zattere, Dorsoduro 1392, 30123 Venezia (boat stop: Zattere). Press preview will be held on May 27. Stay tuned to our Facebook page.



italiano

Mostra a cura di Silvia Burini e Matteo Bertelè 

Una collaborazione tra CYLAND Media Art Lab (San Pietroburgo) e CSAR - Centro Studi sulle Arti della Russia, Università Ca' Foscari Venezia 

Artisti in mostra: Anna Frants, Elena Gubanova & Ivan Govorkov, Marina Koldobskaya, Vitaly Pushnitsky, Peter Belyi, Alexander Terebenin, Petr Shvetsov, Ludmila Belova, Alexandra Dementieva, Collettivo Kurvenschreiber 

Capital of Nowhere è una mostra collettiva di artisti russi dedicata alle esperienze di vita nel paesaggio in perenne trasformazione della civiltà mediatica. Oggi la città è uno schermo in continuo aggiornamento, in cui la pubblicità si contamina con la politica, le fantasie del futuro con la storia, i documenti con la finzione. La realtà legata al luogo e al tempo finisce così per sparire. La trasformazione fisica dell’ambiente urbano è percepita come un trauma, corporeo e mentale, cui ogni artista contrappone un proprio atto di creazione, di integrazione o di sostituzione. La maggior parte degli artisti in mostra è di San Pietroburgo, la vecchia capitale russa, cui sono associate la fase europea dello sviluppo della Russia e le speranze di un suo ritorno, la nostalgia di una natura in via di estinzione e la volontà di crearne una nuova. L’arte diventa così la capitale dell’identità smarrita del mondo. Le opere in mostra riflettono gli effetti dell’industrializzazione, dell’urbanizzazione, delle rivoluzioni, delle guerre, della costruzione e ricostruzione. Tra queste, l'installazione interattiva “All'ultimo respiro” di Alexandra Dementieva, in cui l'artista trasforma il respiro in luce e parole; “Aspettando” di Vitaly Pushnitsky, ibridazione di pittura e video-proiezione; l'installazione scultorea “Generazioni” di Elena Gubanova e Ivan Govorkov, vero e proprio assembramento di porte sovietiche; “Nube che profuma di blu” di Anna Frants, un dialogo tra l'individuo e il mondo, e "Una vacanza romana", città utopica di Marina Koldobskaya dipinta sui frammenti trovati di vecchi mobili. 

La mostra si sviluppa come laboratorio didattico dell'Università Ca’ Foscari, alla cui progettazione e realizzazione partecipano studenti, dottorandi e docenti universitari. Nel periodo di apertura della mostra sono previsti incontri con gli artisti e presentazioni multimediali in cui saranno coinvolti gli studenti dell’ateneo veneziano. 






Nessun commento:

Posta un commento