(italiano sotto)
A woman looks with intense energy across life and through us to the other side. What is on that other side? The residual steel glistens with a powerful redundancy; a residue that has failed to make the lives it could have made. A cinematographic flux suffuses the temporality of Norayr Kasper‘s photography, as distant from nostalgia as from photo-reportage. What is at stake in these works, is not disappearance, it is existance. Steel-Lives, Still-Life is a narrative bracketed within a Palladian lightness. The woman knows too she has been bracketed by a world that has gone on without her. This is still life but one which has the reality to shock.
Italiano
Una
donna fissa intensamente il suo sguardo energico sullo spazio della vita e lo trapassa.
Cosa c’è dall’altra parte? L’acciaio residuo scintilla con potente ridondanza; un
residuo che ha mancato l’obiettivo di rendere la vita come l’avrebbe potuta rendere.
Un flusso cinematografico permea la temporalità stessa del lavoro fotografico di
Norayr Kasper, lontano sia dalla nostalgia sia dal reportage fotografico. Ciò che
è in ballo in queste opere non è la scomparsa ma l’existance. Steel-Lives, Still-Life
è una narrazione messa tra parentesi in un luminoso contesto palladiano. La donna
stessa sa di essere stata messa tra parentesi dal mondo che è andato avanti senza
di lei. Questa è ancora vita (“still life”), ma una vita che deve scioccare la realtà.
Centro
Studi e Documentazione della Cultura Armena, Loggia del Temanza, Dorsoduro 1602
(Corte Zappa)
1
giugno - 24 novembre
Organizzazione:
Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena
www.steel-lives.com
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