Venerdì 31 maggio alle ore 15.00, in occasione della 55ma Biennale di Venezia, la Fondazione Vladimir Smirnov e Kostantine Sorokin presenta presso il Padiglione Ucraino (Palazzo Loredan, Campo San Stefano) il catalogo antologico ALBUM 2013 di Zhanna Kadyrova (Brovary, 1981), artista che nonostante la sua giovane età vanta oltre dieci anni di carriera artistica essendosi aggiudicata quasi ogni premio possibile nel suo paese di origine ed avendo esposto, tra le altre nazioni, in Polonia, Germania, Francia, Stati Uniti e Italia (dove collabora con la Galleria Continua di San Giminiano, Pechino, Le Moulin).
Con ironia, ma anche con un approccio estetico-filosofico e sociologico, Zhanna Kadyrova crea nuovi paradigmi visuali a partire dagli elementi architettonici e urbani diffusi nel suo paese di origine: sezioni di manto stradale che diventano tele o piastrelle di ceramica di produzione locale, che l'artista utilizza per creare oggetti dall'aspetto fragile e transitorio e sculture monumentali (più della metà dei suoi interventi sono infatti di arte pubblica) con la superficie frantumata e incerta dove la piastrella perde ogni sua valenza modernista di immacolata regolarità.
Da un lato l'eredità formale della tradizione sovietica del mosaico, dall'altra una visione "pop" ma filtrata da una vena nostalgica ambigua, legata a doppio filo a quel cambiamento epocale che rivoluzionò tutto il territorio sovietico a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.
L’obiettivo della Fondazione Vladimir Smirnov e Konstantine Sorokin è quello di sostenere i giovani artisti, sviluppando progetti e diffondendo informazioni sulle nuove generazioni, sia in Russia che all’estero. Siamo orgogliosi di presentare il catalogo di un’artista straordinaria di cui abbiamo seguito da vicino il lavoro artistico negli ultimi anni. Il suo nome è Zhanna Kadyrova.
Zhanna Kadyrova è nata nella città ucraina di Brovary e si è laureata al Dipartimento di Scultura della Scuola d’Arte Taras Shevchenko di Kiev. A partire dal 2002, ha preso parte a numerosi progetti espositivi, tra cui quindici mostre personali e oltre un centinaio di mostre collettive. Kadyrova collabora con la Galleria Continua (San Gimignano / Pechino / Le Moulin). Ha vinto numerosi premi di arte contemporanea, come il Premio Kazimir Malevich Artist (2012), il Premio d’arte pubblica Sergei Kuryokhin 2012), il Gran Premio “Kyiv Sculpture Project” International Festival of Contemporary Sculpture (2012) e il Premio speciale del PinchukArtCentre (2011). Zhanna Kadyrova è membro del gruppo R.E.P. (Revolutionary Experimental Space). Vive e lavora a Kiev.
Zhanna Kadyrova si distingue da altri artisti che lavorano nel campo della scultura urbana e della produzione di oggetti. Fin dall’inizio, ha percepito distintamente e definito chiaramente la sua gamma di materiali d'uso e di tematiche artistiche. Ad esempio le piastrelle a buon mercato e il cemento comunemente utilizzati nell’urbanismo post-sovietico - materiali spesso scelti in edilizia come rimedio per difetti di costruzione, errori di calcolo o carenze tecnologiche. Ad oggi, le piastrelle sono ancora ampiamente usate per rivestire le facciate degli edifici in Ucraina. Incorporando tutta l’energia della cultura popolare “bassa”, luminosa e scintillante, la piastrella è il materiale dei mosaici di Zhanna, sculture e oggetti frantumati e incerti, che sembrano a volte così fragili e transitori. Quando è filtrato dalla Kadyrova, anche il kitsch perde la sua abituale auto-sufficienza, si carica invece di sentimenti complessi, di nostalgia, anelando alla sincerità perduta e al sentimento di fragilità della fama e delle prosperità mondane.
Nonostante sia ancora un’artista relativamente giovane, Zhanna Kadyrova è già una delle più influenti personalità nel campo dell'arte contemporanea in Russia e Ucraina. A Mosca ha partecipato a molte mostre di primo piano nell’arte contemporanea, tra cui Formalism al Moscow Museum of Modern Art (2007), The Conquered City presso la Galleria Regina (2009), WC (2010), Test Alarm (2011), On/Off (2011) e Angry Birds (2012). Le ultime quattro mostre sono state organizzate dalla Fondazione Vladimir Smirnov e Konstantine Sorokin.
Immagine: Do not enter, 2005, metallo galvanizzato, piastrelle di ceramica, cemento, poliuretano, cm 140x140x20. Collezione Vladimir Ovcharenko, Mosca. Foto: Andrew Yagubsky
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