Evento
collaterale alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di
Venezia
Venezia, Ateneo
Veneto e Procuratie Vecchie 29 maggio – 29 settembre 2013
Nell’acqua
capisco da un progetto di Lea Mattarella e Claudio Libero Pisano a cura
di Claudio Libero Pisano
Gregorio Botta,
Simone Cametti, Paolo Canevari, Davide D’Elia, Alberto Di Fabio, Bruna
Esposito, Andrea Galvani, Laurel Holloman, Regina José Galindo, Donatella
Landi, Marina Paris, Simone Pellegrini, Gioacchino Pontrelli, Annie Ratti,
Barbara Salvucci, Donatella Spaziani, Francesco Vaccaro
The Hart
Foundation in collaborazione con CIAC presenta a Venezia dal 29 maggio al 29
settembre nelle prestigiose sedi dell’Ateneo Veneto e delle Procuratie del
Sansovino in Piazza San Marco Nell’Acqua Capisco, un progetto espositivo che ha
come protagonista assoluto l’elemento liquido, inteso come veicolo di
relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano attraverso di
esso per ottenere un riscontro o uno stato d’animo. L’acqua è la zona sospesa,
il ponte verso paesaggi della mente dove trovare risposte. La storia, la
mitologia e l’arte stessa hanno rappresentato l’acqua nella sua accezione più
arcana. Nell’acqua ci si perde nel tentativo di cercare risposte. Ma l’acqua è
anche stata rappresentata come luogo dove sospendere tutto, dove ogni pensiero
e aspirazione trovano risposta. A volte dall’acqua arrivano anche messaggi di
orrore e di violenza.
Le opere esposte
in mostra hanno tutte in questo elemento il loro tratto comune, nei suoi
inconfondibili suoni sono espresse le necessità di relazione e comunicazione
dell’uomo. Nel suo fragore c’è il tentativo di nascondere stati di disagio.
Nell’acqua, per contrasto, ci si immerge per recuperare tutto ciò che è fuori da
essa. L’acqua è raccontata come elemento di condivisione, come interprete di
messaggi inclusivi è un elemento circolare, di respiro e di morte. Tutte le
opere presentate creano un dialogo, a volte gioioso, spesso doloroso, ma sempre
comunque riflessivo.
La scelta dei 17
artisti invitati ha seguito il criterio di trovare un giusto equilibrio tra
artisti affermati dal curriculum internazionalmente riconosciuto e giovani
artisti che nonostante siano all’inizio del loro percorso, hanno già una
poetica matura. L’obiettivo del progetto è anche quello di misurare la capacità
evocativa e progettuale di generazioni diverse, raccolte intorno a un’idea
curatoriale. La sinergia tra Hart Foundation e il museo CIAC ha consentito la
realizzazione di questa iniziativa nel migliore dei contesti auspicabili,
nell’ambito degli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale
d’Arte.
La mostra divisa
in due importanti sedi espositive, di per sé portatrici di importanti valori
storici e artistici come l’Ateneo Veneto in Campo San Fantin e le Procuratie in
Piazza San Marco, coniuga al meglio la ricerca artistica al prestigio di due
luoghi simbolo della città.
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